Giuro che ieri sera il cuoco Rocco Iannone ha detto a Max Laudadio di Striscia la Notizia: “Qualcuno è venuto qui a minacciarmi, per organizzare qualche festicciola…con persone importanti del mondo del vino… mi sono rifiutato…davanti al personale mi hanno detto di non farmi arrivare i giornalisti …e io li ho cacciati”. Cosa voleva dire? Nessuno lo sa meglio del giornalista Francesco Arrigoni cui la traduzione dallo Iannonese è costata delle ore. Voleva dire di avere ricevuto pressioni da certi operatori della comunicazione gastronomica. Massù. Mavvia. Ma che persona indecente sarebbe mai quella che lancia il sasso e nasconde la mano? Iannone faccia nomi e cognomi di chi lo minaccia, e ci tolga per sempre il dubbio di essere manipolato dal giornalista tedesco Jorg Zipprick, autore di I no quiero volver al ristorante, il libro che sta mettendo a soqquadro il mondo della cucina molecolare. Non è stato lui a dire che il pranzo del 2008 lo aveva fatto da Pappacarbone, il ristorante di Iannone? Non è stato lui a eleggere Iannone chef dell’anno 2008 per la guida europea, Unique?
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