Adoro la maionese. Chi non la adora? La maionese –assieme alla parmigiana di melanzane– è una delle prime ragioni per cui non potrei mai diventare vegano.
Adoro la maionese in tutte le sue forme: quella fatta in casa e quella industriale, quella mischiata col ketchup e quella combinata con la senape. La maionese sta bene con tutto: con l’hamburger e con il pesce, con le patatine e con il pomodoro: quale salsa è così versatile?
Ora ne ho scoperta una nuova, almeno per me.
[I segreti della maionese: dietro le quinte di un esperimento]
È la Kewpie, quella giapponese tutta tuorlo ed MSG, glutammato monosodico. Ovvero: il sale di sodio dell’acido glutammico. Insomma: quello che dà il gusto golosone noto da un secolo come Umami.
Da anni vedevo nei ristoranti giapponesi questi ragazzi spremere biberon sugli uramaki con la foga di novelli Pollock: le onde gialle rendevano i roll così ghiotti!
Tuttavia ne ho mangiati centinaia senza mai chiedermi cosa fosse quella salsa.
Finché stamattina ho capito: è Kewpie (è la marca).
Ho impiegato quasi un secolo per accorgermi dell’esistenza della Kewpie –l’azienda giapponese è stata fondata nel 1919, la loro maio è del 1925 (si riconosce perché ha una confezione a righe rosse con un bebè stilizzato)–, ma è meglio arrivarci tardi che non arrivarci mai.
[Ricetta della maionese: una guida completa]
Bene.
— Voglio subito un tubetto di Kewpie.
— Anzi, una scatola.
— Anzi, un barile.
— Anzi: fondo un Gas per acquistarla. Chi la vuole mi scriva.
Poi ci vediamo in un ristorante giapponese e ci spartiamo le casse.