Chissà perché compiliamo classifiche dei migliori ristoranti del mondo senza problemi ma non prendiamo mai in considerazione le cucine dei singoli paesi?
Eppure nei resoconti dettagliati che in questi giorni di rientro dalle vacanze in giro per il mondo ci vengono imposti dagli amici (ricambiati), non mancano commenti irritati per non dire imbufaliti del tipo: “Si può immaginare niente di peggio del curry al mais che mangiano in Finlandia? Ci mettono il riso integrale e l’insalata, capisciii?
Ma come si fa a dire che il cibo di un paese è migliore di quello di un altro? Mancano parametri oggettivi, il gusto personale regna sovrano. Lasciatemi dire però che le preferenze personali non possono oscurare la verità: non tutte le cucine sono create uguali.
È complicato far passare l’idea che tra lo sfarzo della caponata siciliana e lo stamppot, uno tra i piatti più ricorrenti della cucina olandese (sintetizzando: patate e verdure bollite poi schiacciate) non ci siano differenze di sapore, applicazione e creatività. Nonostante si tratti sempre di prodotti dell’orto.
L’ultima volta che qui su Dissapore ci siamo confrontati sullo stesso argomento abbiamo escluso da un’ipotetica blacklist delle cucine più insignificanti l’Italia e gli altri paesi della dieta mediterranea, come la Grecia, Cipro, Croazia, Marocco…, oltre alle cucine dichiarate patrimonio immateriale dall’Unesco, cioè Francia, Giappone, Messico.
[In quale paese del mondo si mangia peggio?]
E viste le stelle Michelin piovute negli ultimi anni sulla Gran Bretagna, forse (dico forse eh) possiamo considerare attenuato l’alone di sfiga che da sempre attanaglia la cucina inglese. Anche se certi Fish & Chips… ma lasciamo stare.
In tutti questi paesi, effettivamente, non vi servirebbero a cuor leggero un pastone insapore di uova, banane e patate bollite come fanno in Giamaica per colazione, fuori dal circuito dei resort con ristoranti 5 stelle che frequentano i turisti.
In Kenya, la mania di bollire sempre tutto, dalle uova a ogni singola verdura al punto di sfinire letteralmente gli ingredienti non depone a favore della cucina locale.
Ma diteci voi: in quale paese del mondo avete mangiato peggio? Vale tutto, ognuno ha la propria esperienza. Inizio io e dico Islanda.
Gli islandesi mangiano l’hakarl senza cuocerlo. Come cos’è? Squalo elefante fermentato, lasciato marcire sottoterra per mesi fino a quando il veleno della carne sparisce, lasciando posto a un forte sapore di ammoniaca e al putrido odore.
[Teste di capra, frutta puzzolente e altre stranezze mangiate nel mondo]
Dalla carne al pesce. I barbuti vichinghi islandesi dalle chiome bionde mangiano lo Svið: testa di pecora scottata e bollita, a volte in salamoia.
Devo aggiungere altro?