Dentro ai video di Hannah Hart, il mio nuovo idolo per i prossimi 5 minuti, non trovate l’indigesto doppiosensismo di una Clerici, nemmeno le frenetiche leccate di Alfonso Signorini (posate, ciotole, bicchieri… che altro?). Casomai una specie di Parodi ubriaca cui un tombino ha spezzato il tacco 12.
Unite 100 gr di alcolismo molesto, un interesse per la cucina che definire accessorio è poco, e avrete un’idea ancora vaga della serie che sta scuotendo YouTube, My drunk kitchen.
Telecamera fissa, montaggio serrato e nessuna ricetta anche vagamente commestibile (del resto l’utensile che Hanna usa in esclusiva è l’apribottiglie). E c’è pure lo spin-off, My drunk kitchen ha partorito My Hangover Kitchen, ovvero: “Cucinare il giorno dopo in queste condizioni non è un ca**o facile”.
Me lo dite voi perché guardare la cucina in Tv è sempre meno divertente mentre con queste videoserie web (hey, sto per scriverlo) la fantasia torna al potere?
Per inciso, dei video di Hanna Hart parla già la rivista americana Time , mica bruscolini, hic!