Non riesco a immaginare niente di più chic della disfatta di Carlo Magno contro i saraceni rappresentata su un frigorifero bombato dalle linee vintage.
Lo vorrei per la mia cucina, che a ben vedere è banalotta, ma il sito del venditore si guarda bene dal dirmi quando costa.
È che sono pezzi unici, sapete, dipinti a mano dagli artisti di Dolce e Gabbana: 100 frigoriferi in esclusiva, risultato di un co-branding (due o più marchi che si mettono insieme per lo stesso prodotto) tra Smeg e la casa di moda, per compiacere i pochi acquirenti milionari che se li possono permettere.
[Dolce & Gabbana vestono la pasta di Gragnano]
La griffe italiana aveva già “vestito” confezioni di paccheri, penne, spaghetti del pastificio Di Martino di Gragnano, scatole “firmate” in edizione limitata per buona parte destinate agli Stati Uniti.
Ma il risultato su un frigo è di sicuro più curioso. Fantasie talmente improbabili da risultare credibili inserite in qualunque tipo di arredamento: si va dal ratto delle Sabine alle carte da gioco siciliane.
La linea si chiama “FAB28”, se ci state seriamente facendo un pensiero. In caso sappiate che la rivista americana Esquire ipotizza un costo intorno ai 50mila dollari e che i frigoriferi, avevano già fatto parlare di sé durante il Salone del Mobile del 2016: allora si parlava di 35mila euro circa a pezzo.
Ora Smeg rilancia l’idea in una versione più “democratica”: piccoli elettrodomestici decorati con stampe folcloristiche, che sembrano ceramiche sicule, sempre in collaborazione con Dolce e Gabbana.
449 euro per un bollitore, un tostapane o uno spremiagrumi; insomma, è la linea prêt-à-porter (battezzata “Sicily is my love), un modo elegante per dirci che se non possiamo permetterci il frigo di cui sopra, possiamo sempre rimediare.
[Crediti | Esquire]