Ci sono moltissimi cocktail per la festa del papà, adatti per un meritatissimo e rilassante dopo cena, che potete miscelare in casa senza troppe difficoltà. Come veri e propri bartender. Ce li immaginiamo abbastanza forti, mai troppo dolci, con vodka e whiskey… ecco i 10 migliori cocktail secondo noi, dall’americano al white russian, passando per il daiquiri, il Cuba Libre o uno screwdriver.
1. Americano
Il cocktail Americano è in realtà italiano, nato dall’unione di Milano e Torino. Sarebbe un drink pre-dinner, ma potete sorseggiarlo anche dopo cena. Il mix è molto semplice e ricorda il Negroni: campari bitter, vermouth rosso e soda. Tendenzialmente dolciastro, con retrogusto piacevole e amaro.
2. Negroni
Il Negroni cocktail è un altro cocktail italianissimo, ma la sua fama lo precede anche nel resto del mondo. Risale al Conte Camillo Negroni che, da assiduo frequentatore del Caffè Casoni di Firenze, usa sera ordinò un Americano ma con gin al posto della soda. Ecco il Negroni. Il suo parente più stretto, oltre all’Americano, è il Negroni sbagliato: milanese, degli anni Sessanta al Bar Basso, con spumante brut al posto del gin.
3. Black russian
Il black russian è un cocktail nato a Bruxelles nel 1949 per mano del barman Gustave Tops. Di sapore non eccessivamente alcolico e piuttosto dolce, è fatto apposta per chi ama il caffè. I due ingredienti che lo compongono, infatti, sono vodka e liquore al caffè.
4. Long island
Il long island iced tea è un cocktail abbastanza difficile da fare, con parecchi ingredienti e fatto in modo da sembrare in tutto e per tutto un “semplice” tè freddo. Gli alcolici che lo compongono sono gin, rum bianco, triple sec, vodka. Una bomba.
5. Daiquiri
Anche il Daiquiri è un classico, da sorseggiare sempre volentieri per la sua freschezza poco dolce. Hemingway ne sapeva qualcosa, dato che era il suo drink preferito: lime, zucchero, rum ben shakerati.
6. Manhattan
Il Manhattan è un cocktail vetusto, sempre e da sempre apprezzato: è nato nel Manhattan Club a New York verso la fine dell’Ottocento, dalla mamma di Winston Churchill. Il cocktail prevede (rye) whisky, vermouth e qualche gocce di angostura. Forte, dal retrogusto amaro per l’angostura ma caldo e avvolgente per il vermouth.
7. Hugo
L’Hugo è adatto tanto ad un aperitivo quanto ad un dopo cena: freschissimo, non molto forte, dolce, aromatico. Le origini sono altoatesine e il cocktail è composto da sciroppo di fiori di sambuco, prosecco, seltz e menta in foglie.
8. White russian
Il white russian cocktail è una variante del black russian, un mix che prevede liquore al caffè, vodka e panna fresca liquida. Questo delizioso e sostanzioso cocktail è nato negli States ed è diventato celebre grazie al film Il Grande Lebowsky.
9. Cuba Libre
Cuba Libre significa “Cuba Libera” ed è un mix di coca cola, rum e lime. Si tratta del cocktail inventato in occasione della liberazione di Cuba e dell’arrivo dei prodotti americani sull’isola (la coca cola è stata uno dei primi). Questo è il cocktail più blasonato ai party, perché molto semplice, anche se non è così facile bilanciarlo in modo che non prevalga nessuno dei tre ingredienti coinvolti.
10. Screwdriver
Vodka e succo di arancia: null’altro per uno dei cocktail più apprezzati e semplici di sempre. Tutto sta, però, nel bilanciare alla perfezione i due elementi e, soprattutto, mai e poi mai usare il succo d’arancia confezionato come fanno nel 90% dei casi: emergerebbe acidità in un batter d’occhio.
Allora, vi sentite carichi? Avete tutto l’occorrente per fare i cocktail?