Le farine di frutta secca sono più usate di quanto si pensi, e non esistono solo quelle di mandorle e nocciola! Come le farine di legumi, sono naturalmente senza glutine e aiutano molto in cucina apportando sapori intensi, offrendo versatilità, tante vitamine, lipidi e proteine. non sono tantissime, e soprattutto non sono molto usate. Possiamo usarle nei dessert – come già sappiamo – ma anche per fare pane e lievitati, pietanze salate, fritti… scopriamo quali sono e che caratteristiche hanno.
Insieme alle farine di cereali senza glutine e alle già citate farine di legumi, chiudono il cerchio dei prodotti base da tenere in considerazione per un’alimentazione varia; soprattutto, consentono a chi è celiaco di spostarsi dal monopolio di mix amidosi e che sanno notoriamente di cartone.
Ecco quali sono le farine frutta secca in commercio: dovrete faticare un po’ per trovarle tutte ma val la pena cercare!
Farina di nocciole
La farina di nocciole è una prelibatezza tra le meno economiche sul mercato, di questa categoria – si parla in media di 17 € al kg. Non è semplice da trovare, ma val la pensa testarla se ne avete l’occasione: è umida, dal sapore molto intenso, permette di fare di tutto, dalle torte ai fritti salati e persino pani e lievitati. I nutrienti che prevalgono sono i lipidi, grazie all’alto contenuto di oli in questi frutti: ecco perché la farina di nocciole è più deperibile rispetto alle altre, e la troverete molto probabilmente venduta o sottovuoto o in piccole quantità.
Potete prepararci un grande classico della cucina piemontese come la torta di nocciole.
Farina di mandorle
Le mandorle sono davvero molto versatili in cucina ed è difficile trovare qualcuno che non le apprezzi, direttamente o i direttamente: la farina di mandorle, infatti, è la più usata in cucina tra le altre di frutta secca. Negli ultimi tempi è più reperibile nei supermercati, anche se i costi – giustamente – si mantengono alti al kg. La farina di mandorle può essere più fine o meno fine, può essere ricavata da mandorle sgusciate o da mandorle sgusciate e pelate: in ogni caso, solitamente hanno questo destino le mandorle spezzate o rovinate, insomma quelle scartate dal confezionamento per il consumo in purezza.
Farina di pistacchio
In cucina è sicuramente battuta dalla granella di pistacchio e dalla pasta di pistacchio, ma sappiate che esiste anche la farina di oro verde. Umida e di un verde acceso, è ricavata da pistacchi sgusciati e spellati e ha valori nutrizionali interessanti: prevalgono infatti le proteine, 21 g contro i 7 g di carboidrati e i 5 g di grassi per 100 g di prodotto. Quanto ai prezzi, costa sicuramente meno della farina di nocciole ma non è certo economica, né facile da trovare: si parla di circa 6 € al kg, per una reperibilità limitata all’online oppure nei supermercati biologici o di nicchia.
Farina di cocco
Il cocco ha mille consistenze da offrire: acqua di cocco, bevanda vegetale al cocco, cocco rapè, latte di cocco, in scaglie, ovviamente al naturale… e in farina. La farina di cocco è ricavata dalla polpa di cocco disidratata, ed è davvero versatilissima perché può contribuire tanto nei dolci – sia freddi sia da forno – quanto nel salato – come panatura per i fritti, ad esempio, è spettacolare. Anche in questo caso si parla di un prodotto piuttosto calorico e ricco di lipidi.
Farina di arachidi
In Italia è usata davvero raramente, tant’è che è rara anche da trovare nei negozi: la farina di arachidi fa parte degli usi americani in pasticceria, dov’è spesso parte di impasti per torte e muffin. Negli ultimi tempi, con il fatto che abbiamo finalmente smesso di demonizzare il burro di arachidi, anche la farina fa più capolino: d’altronde è nutriente, molto proteica, e versatile.