I falafel (o felafel) sono deliziose polpettine fritte che fan parte della tradizione culinaria mediorientale; alla base c’è una bella dose di legumi lasciati in ammollo ma non cotti, insieme a profumati aromi come aglio, prezzemolo, cumino. Si tratta di una ricetta molto semplice e anche piuttosto veloce da fare, ideale per una cena conviviale ma anche per un pic nic o una serata tra amici con diverse stuzzicherie a disposizione.
Nelle prossime righe vi spiego anche come prepararli a casa, con tanti consigli in più e qualche variante che val la pena provare rispetto ai classici falafel: vi serviranno solo un mixer e una pentola capiente per friggere.
Le origini dei falafel
Come anticipato, i falafel sono una pietanza mediorientale che si trova soprattutto in Libano, Egitto, Giordania, Siria e Israele: si tratta di polpette discoidali o tonde, speziate, fritte e a base di legumi. Sono perfetti per chi segue un’alimentazione vegana e vegetariana, infatti l’origine dei falafel – il cui nome significa “con molti fagioli” – è sostituire la carne nei giorni in cui i copti egiziani prevedono il digiuno.
Gli ingredienti tradizionali
I falafel originali andrebbero fatti con un tipo di legumi specifico, le fave: sono decorticate, lasciate in ammollo e poi tritati insieme agli altri ingredienti. La variante che, tuttavia, predomina, è quella del falafel egiziano ovvero a base di ceci – sempre tritati a crudo. Come spezie e aromi, invece, si dovrebbero scegliere: prezzemolo, sommacco, aglio, semi di cumino e cipolla. Il sale è presente ma in quantità minime. In certe tradizioni, all’impasto si unisce anche l’uovo, per poter compattare le polpette mantenendo i legumi tritati più grossolanamente.
Come preparare i felafel egiziani
Vi indicherò qui come realizzare la versione di falafel più famosa, ovvero partendo dai ceci come vuole (soprattutto) la tradizione egizia.
I ceci
Ponete in ammollo 250 g ceci secchi, in una capiente bacinella e insieme a mezzo cucchiaino di bicarbonato. Riponete poi la bacinella in frigorifero per 12 ore, al ripiano più basso del frigorifero. Scolate e sciacquate i ceci, per tamponarli poi con un foglio di carta assorbente.
L’impasto
Trasferite i ceci ammollato in un food processor (robot munito di lame) o un mixer, insieme a: 1 cipolla grande bianca, abbondante olio extravergine di oliva, una presa di sale e una di pepe, 1 o 2 spicchi di aglio privati dell’anima (ovvero il germoglio all’interno), prezzemolo, semi di cumino pressati con coltello. Tritati finemente tutti gli ingredienti, incorporate circa 50 g di acqua calda o brodo vegetale: l’impasto dovrà risultare omogeneo.
La frittura
Formate delle polpette, schiacciandole un po’ come un disco se avete ottenuto un composto malleabile, altrimenti aiutatevi con due cucchiai o un dosatore per gelato. Portate l’olio di arachidi alla temperatura ottimale di 175°C, quindi friggete pochi falafel alla volta fino a completa doratura. Scolate su carta assorbente. Pronti!
Variante al forno
Un’alternativa ottima di falafel prevedere ingredienti e procedura identiche a quelle appena descritte, ma una cottura al forno per evitare la frittura. Adagiate i falafel su una leccarda foderata con carta da forno e irrorata con abbondante olio, quindi in cuocete in forno statico preriscaldato a 180°C per 15 minuti circa o fino a completa doratura su entrambi i lati.
Variante con le uova
Come anticipato, una delle varianti della ricetta originale prevede l’aggiunta di uova per rendere l’impasto più colloso e compatto. Procedete quindi con un uovo sbattuto, aggiunto poco per volta fino a consistenza desiderata. In questo caso, diminuite la quantità di acqua o brodo.
Variante con le lenticchie
Sostituendo i ceci con le lenticchie rosse, potrete ottenere dei falafel alternativi per cambiare un po’. Abbondate pure con le spezie: in questo caso potrebbe essere interessante condire con paprika affumicata o un pizzico di curry.