Avete fatto caso che ultimamente un numero sempre maggiore di vostre conoscenti si sta dedicando alla pasticceria? Infornano qualunque cosa, dai muffin ai cupcake, dalle madeleine ai macaron, dalle meringhe alle torte più elaborate. Decorano come forsennate, sacapposciano con foga glasse di ogni colore. Dategli un kilo di pasta di zucchero, e loro, temerarie, riprodurranno fedelmente ogni cosa, in scala o a grandezza naturale. E poi, pirottini, barattolini, tagliapasta, stampi in silicone, tortiere, siringhe, coloranti, praline: l’importante è realizzare decori “adorabili” (che ti sembra di mangiare una fiaba per bambini e non del vero cibo) e produrne una quantità industriale da spacciare a parenti, amici, colleghi, vicini di casa.
Niente a che vedere con le classiche torte di mele, le crostate, i ciambelloni. No, per carità: qua si parla di torte fashioniste! Piccole e burrose bombe caloriche, dispenser di colesterolo e diabete, dall’aspetto innocente e invitante e dal sapore discutibile. Si perché, ammettiamolo, normalmente le creazioni in questione sono più belle da vedere, che buone da mangiare.
Qualche giorno fa ho incontrato una cara amica che ultimante avevo un po’ perso di vista. “Ehi come stai? Quanto tempo, eh?” “A casa tutto bene, il lavoro..solito tran tran, ma… adesso faccio torte!”
E non è l’unica, ho amiche che passano i weekend a fare corsi di pasticceria e decorazione, hanno trasformato la cucina in una Cupcake Factory e sognano di diventare Cake Designer professioniste. Fanno sugar work e gumpaste, praticano il royal icing, il piping, e il modelling.
E ogni occasione è buona per fare una torta, o meglio, tante piccole tortine! Dal complemese del vicino di casa, all’onomastico del portiere, dall’anniversario del primo dentino del figlio del collega al Carnevale Tibetano, dal Giorno della Costituzione di Andorra al solstizio di inverno.
Nulla di male, per carità. Ma non è che questa cosa ci sia sfuggita un po’ di mano? Perché stiamo cupcaketizzando ogni cosa? Davvero decorare torte e tortine è taumaturgico, catartico e rilassante come dicono?
[Crediti | Martina Liverani è l’autrice del blog Curvy Foodie Hungry. Immagini: iStockphoto, Imeon design]