Cosa c’è dietro questo mondo sconosciuto-conosciuto? La voglia di apparire, certo. Alla base c’è una grande passione per il cibo, ma quando inizio a leggere che il foodblogger di turno ha fatto il bagnetto al gatto, o che ha rimesso su il piumone, sento un po’quella sensazione di imbarazzo conto terzi. Come dire, son cose tue, tienile per te. Diciamocelo, preferirei essere ammorbata sull’orto che non ingrana, su come non si riesce ad organizzare la spesa per la settimana, su quali monete sostituiscono l’euro da inserire nel carrello per fare la spesa o su come evitare che la sportina di duecento chili ti seghi le falangi. Insomma, anche post da titoli come scambiamoci i punti della Miralanza. Invece se gigino pasticcione in conservalandia (vogliamo parlare dei nomi dei blog?) ha fatto la marmellata di prugne perché aveva un problemino di stitichezza, non potrebbe tenerlo per sé? Io farei comunque la sua buonissima marmellata di prugne, ma eviterei di pensarlo quando vado in bagno!
Non ridete, non sto scherzando, spesso mi chiedo cosa voglia la gente da un foodblog. Una volta credevo fossero le ricette, un po’ di lifestyle connesso alla cucina, al ricevimento degli ospiti, delle dritte per fare la spesa. Ma oggi il foodblog è schiacciato dal foodblogger, ed è qui che la ricetta canonica (obbligatoria, certo!) viene introdotta da fatti personali fuori tema. E’ovvio che scrivere solo la ricettina del giorno sia limitante, ma portateci la vostra esperienza, i vostri ricordi, le cose che vi eccitano, in fatto di cibo, ovvio!
Avete mai notato in quanti foodblog si fa il copia-incolla? Provate a leggere assiduamente dei foodblog. Seguite i link che loro stessi segnalano. Lasciatevi trasportare, aprite mille finestre nel vostro browser, come se doveste navigare di notte su siti di gente poco vestita. Non vi si aprirà il poker con Totti, andate tranquilli. Dei nomi inizieranno ad accavallarsi nella vostra mente, righe intere combaceranno. – Ehi capo, i tempi non corrispondono, ci sono dei periodi copiati due righe sì e una no! E quando penserete che Tizio ha copiato Caio, guardando la data scoprirete che invece si tratta del contrario. Allora, nel vostro ufficio, vi cadrà di mano la tazza di caffè come accadde a Chazz Palminteri quando Kaiser Söze era già lontano. E poco dopo, smise di zoppicare.
E i commenti ai post? Quanti commenti che sembrerebbero un po’ mosci, messi lì solo per inserire il link al proprio blog?
Alcuni si imbrodano a vicenda. Io metto il link a te, tu metti il link a me. Io commento a te, tu commenti a me, poi faccio il post su di te e tu gne gne gne. E così via.
Cosa accadrebbe se non ci fosse più la possibilità di linkare il proprio blog al proprio nick sui commenti? Commentereste di meno? E cosa vorreste leggere su un foodblog? Cosa vorreste scrivere su un foodblog, che ancora non avete avuto il coraggio di scrivere?
Francesca Barreca – The Fooders
[Immagine: Pinguino]