Se fino a pochi anni fa i datteri (quelli venduti nelle vaschette, belli dolci e appiccicosi, con la forchettina in plastica) erano lusso riservato forse alle Feste, qui da noi, ora fanno parte del novero dei super food rivalutati dalla società. In loro si investono addirittura grandi poteri, un po’ come accade ormai per l’avocado: sarebbero più sani, sarebbero da preferire allo zucchero, migliorerebbero la salute. Vediamoli allora da vicino: proprietà e valori nutrizionali in primis, e poi anche ricette o usi in cucina.
Per quanto riguarda i benefici e la tendenza a sceglierli per dolcificare, facciamo due passi indietro per guardare la cosa da un punto di vista più oggettivo e funzionale.
Benefici dei datteri e tipologie
I datteri sono bacche carnose e dolci per natura, che si accumulano sulle palme da dattero: queste sono tipiche dei climi caldi di Asia occidentale e Africa settentrionale e sono in grado di produrre datteri anche per secoli. I datteri sono di due tipologie: quelli a polpa molle sono più commercializzati e apprezzati in America e in Europa, mentre i datteri a polpa dura sono più tipici nelle zone mediorientali. Nella stragrande maggioranza dei casi e dei Paesi, i datteri sono venduti previa essiccazione che ne aumenta la concentrazione zuccherina e allunga esponenzialmente la loro shelf life. Inoltre, li rende irresistibili come dessert. C’è da dire che non tutte le varietà di dattero sono adatte al consumo da freschi: se avete occasione, puntate sui Berhi e Hiann, altrimenti i medjoul (o medjool) sono in assoluto i prediletti per ogni tipo di consumo – sia in purezza sia nelle ricette.
Hanno molte proprietà e ci sono benefici nel consumarli, qui sotto le caratteristiche più rilevanti e di cui si parlerà genericamente:
- ricchi di nutrienti: i macro-nutrienti principali che apportano i datteri sono i carboidrati – quindi gli zuccheri – con una discreta fonte di vitamine (come la vitamina A, la vitamina K, la vitamina B6) e minerali (come il potassio, il magnesio e il rame);
- fonte di energia immediata: ideali come spuntino primo o dopo un’attività fisica;
- fonte di fibre: i datteri apportano una discreta quantità di fibre, che favoriscono la regolarità intestinale, aiutano a mantenere stabile il livello di zucchero nel sangue. Queste, poi, favoriscono la sensazione di sazietà;
- sono antiossidanti: i flavonoidi, il beta-carotene e la luteina presenti nei datteri aiutano a combattere lo stress ossidativo e a proteggere le cellule dai radicali liberi;
- potassio: i datteri possono contribuire a mantenere la pressione sanguigna sotto controllo e a ridurre il rischio di malattie cardiache
- sostegno per la salute cerebrale: antiossidanti e vitamina B6 possono contribuire a migliorare la memoria e a prevenire il declino cognitivo legato all’età
Valori nutrizionali dei datteri secchi
I datteri essiccati conservano la maggior parte dei nutrienti dei datteri freschi, ma hanno (come accennato poc’anzi) un contenuto di acqua inferiore per una concentrazione più elevata di zuccheri. I datteri secchi sono ancora una buona fonte di fibre, potassio e minerali, ma poiché sono più calorici non si può ignorare questo aspetto: si può paragonare la situazione alle prugne, che se mangiate fresche arricchiscono con tanta acqua e fibre mentre da secche hanno meno acqua e molto più zucchero.
Se consumate 100 g di datteri secchi, assumerete tra le 250 e le 300 kcal in media di cui circa il 60% di zuccheri, quasi un 3% di proteine, circa 25% di acqua. I grassi sono irrilevanti.
Costo dei datteri
I datteri più consumati sono forse i Medjoul, che possono arrivare a costare 16-19 € al chilogrammo. tutto dipende comunque dalla qualità, dalla provenienza (i più pregiati arrivano da Israele, come appunto i Medjoul), quanto sono stati trattati, se sono maturati al sole oppure no.
I datteri al posto dello zucchero
Dilaga la convinzione che usare i datteri al posto dello zucchero per fare torte e dolci sia una soluzione più sana. Ebbene, non lo è: il contenuto di zucchero tra zucchero in sé e datteri è molto simile, al massimo i datteri apportano un contenuto di fibre leggermente superiore. Alla base è proprio errata la retorica con cui in molti (anche sui social, tra foodblogger e influencer) prescrivono soluzioni miracolose e le definiscono “migliori”, “sane”, “dimagranti”. A sostenerlo non è solo un’idea ma anche la chimica e i valori nutrizionali, ed è arrivato a parlarne persino Dario Bressanini. Insomma, i datteri sono frutti calorici, buoni, da gustare in serenità ma non da trattare come l’ennesimo super food in grado di cambiare la vita (intesa anche come centimetri). Esiste anche lo zucchero di datteri, ma vale tutto quanto scritto fino ad ora.
Quanti al giorno?
Incredibile come questa esatta domanda, ovvero quanti datteri mangiare al giorno, sia tra le più digitate nei motori di ricerca se si cercano info su questi frutti. La risposta non può che essere questa: non può rispondere Google, e nemmeno un articolo – autorevole o no che sia – perché solamente un nutrizionista può consigliarvi in merito.
Ricette con i datteri
I datteri sono buoni mangiati in purezza ma si prestano certamente anche come ingrediente (protagonista o complice) in cucina. Tra pietanze tipiche, idee veloci, dolci e secondi piatti c’è tutto un mondo da scoprire.
Datteri ripieni
Scegliete dei datteri secchi di qualità e maxi, incideteli per estrarne il nocciolo e farciteli con mascarpone o gorgonzola stagionato. A completare, mezzo gheriglio di noce oppure qualche fogliolina di timo. In alternativa, avvolgeteli da farciti in una fetta di prosciutto crudo o speck.
Burro di datteri
Il “burro” di datteri è come il burro d’arachidi (ingiustamente condannato): il frutto è frullato delicatamente insieme a pochissima acqua tiepida per ottenere una crema liscia e densa. Con questa burrosa crema spalmabile potete sostituire o alternare la più classica al cioccolato.
Nei Ma’amoul libanesi
Si tratta di biscotti al burro e ripieni, proposte in diverse forme anche in base alla tipologia di ripieno (quelli a forma di parallelepipedo sono ripieni di datteri!). In questo articolo sulle ricette tipiche libanesi ne parliamo.
Nella/con la carne
Se la nostra cucina (più nordica) vede spesso mela, pera e altri frutti insieme alla carne bianca oppure alla selvaggina, altri Paesi amano usare albicocche secche, prugne e datteri. Questi ultimi sono perfetti per farcire un arrosto, e sono sovente presenti in pietanze conviviali a base di cous cous, o come il tajne di agnello.
Nei dolci crudisti
Il filone del crudismo e delle ricette raw comprende anche i datteri, che grazie alla loro consistenza e ricchezza possono sostituire le uova nei dolci o nelle ricette agrodolci. A parte questa cultura, al momento i datteri sono usati nei dolci da molti che pensano siano più sani dello zucchero semolato: vedasi il paragrafo poco sopra, a riguardo.