Croissant suprême: storia del croissant diventato virale sui social (ma non ancora in Italia)

Una brasserie negli Stati Uniti ha creato un croissant capace di far impazzire i newyorkesi. E da lì il croissant suprême si prepara a conquistare il resto del mondo

Croissant suprême: storia del croissant diventato virale sui social (ma non ancora in Italia)

Una spirale di pasta sfoglia farcita di crema e poi ricoperta di altra crema, frutta secca, frutta e ogni sorta di golosità: è il croissant suprême, l’invenzione di una brasserie di New York, Lafayette Grand Cafè & Bakery, situata proprio al 380 di Lafayette Street (da cui spesso, il nome Lafayette 380). Poteva essere un croissant come un altro, ma nella città dove tutto è possibile si è trasformato velocemente in un caso mediatico: file di un’ora per accaparrarselo, articoli di giornale e un fenomeno divenuto in breve tempo virale e internazionale.

croissant supreme

La storia del croissant suprême è piuttosto ordinaria: come raccontato da Reuters, il locale comincia a proporlo ad Aprile del 2022, il pastry chef del locale, Scott Cioe, ha dichiarato che non si sarebbe mai aspettato un tale successo e di non avere neppure un account su Tik Tok. I croissant riscuotono un tale successo che lo chef Andrew Carmellini comunica che il locale ha stabilito tre orari al dì per la sfornata dei prodotti: le otto del mattino, mezzogiorno e le 4 del pomeriggio. Ogni mese i gusti del croissant cambiano, per rendere ancora più imperdibile il ritorno, mese dopo mese. C’è quello con il pistacchio, quello al gusto pain au chocolat, quello alle nocciole e bourbon.

Ricordate il cronut?

Spesso parlando di questo croissant si fa riferimento a un’altra recente invenzione, sempre avvenuta a New York: quella del cronut, un misto fra il croissant e il donut che ha spopolato in ogni bakery del mondo. È stato creato per la prima volta nel 2013 da Dominique Ansel, soprannominato il Willy Wonka della pasticceria, chef e pasticciere dalla creatività infinita che aveva usato la bakery che porta il suo stesso nome per fare un omaggio alla tipica colazione americana, il donut, mischiandola con i suoi ricordi francesi d’infanzia, legati al croissant.

Come racconta un articolo di Traveller, “Per caso, un giornalista del blog gastronomico newyorkese Grub Street provò un Cronut, ne scrisse e la pasticceria vide presto 100 persone in fila per mettere le mani su quello che allora era un prodotto ancora più limitato. Il traffico sul sito web della pasticceria aumentò di oltre il 300%. Era nata una stella” qualcosa di molto simile a quello che sta succedendo proprio per il croissant suprême.

new york post supreme croissant A dare il via alla fama sono stati vari fattori: il locale già molto frequentato, che fa parte di un gruppo che gestisce locali di successo, NoHo, poi i social network, ma anche la stampa. È il 16 agosto quando Brittany Miller scrive sul New York Post un articolo dal titolo esemplificativo “Move over cronuts! NYC’s hot new baked good is the Suprême”. Da lì a raffica arriveranno tutte le altre testate, come Reuters che abbiamo citato, ma anche CBS news, Usa Today, Fox Business.

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Dove si trova oggi il croissant suprême

maritozzo quadrato

E la moda è partita anche nel resto del mondo: alcune bakery sparse in diverse città hanno provato a replicare la ricetta, così come alcuni panificatori “casalinghi”. Il croissant suprême viene proposto a Londra, in Canada, in Nuova Zelanda, Brasile e Medio Oriente. E in Italia? Pare che per ora praticamente nulla si sia mosso. Non è un caso che siamo così lenti a recepire le novità e ancora molto scettici nel farci influenzare da “mode” che arrivano da altre parti del mondo, anche quando sono, come in questo caso, particolarmente interessanti. Altrimenti avremmo già tutti cominciato a mangiare chili e chili del maritozzo quadrato creato dal pasticciere Fabrizio Fiorani.