Le buone abitudini vanno mantenute, e se c’è qualcosa a cui proprio non mi sento di rinunciare sono quelle speciali serate trascorse a casa da sola, a guardare indisturbata i miei programmi preferiti e consumare la mia cena comodamente seduta sul divano senza mai staccare lo sguardo dallo schermo. Chiamiamola Tv Dinner, per dirla all’americana rubando il naming delle cene pronte, preconfezionate in comodi vassoi (a forma di schermo tv) monoporzione, in vendita a partire dagli anni cinquanta, per permettere alle casalinghe di passare meno tempo ai fornelli e più con il marito.
Se anche voi, come me, siete maniaci di questo inconfessabile piacere solitario, di sicuro saprete l’indescrivibile e sconfinata sensazione di libertà e appagamento che si prova ad avere tutti i sensi sollecitati senza rinunciare al comfort. Se non l’avete mai fatto, sappiate che c’è sempre una prima volta e per non essere impreparati, eccovi un piccolo vademecum per la perfetta TV Dinner da cough couch potato !
- Devi essere da solo
Quello della TV Dinner resta un piacere privato, a meno che non si trovi un partner in grado di condividere questa passione (e se lo trovi, hai in tasca la chiave per la felicità e per una lunga vita*). Ma la regola generale è che quando si è in due o più persone, la conversazione sostituisce la televisione: per questo abbiamo tolto la piccola tv dal nostro cucinino per dar spazio a immensi schermi piatti incollati alla parete del salotto, non ricordate?
- Devi avere gli strumenti giusti
Qua non si tratta solo di cibo, il vero couch potato è armato fino ai denti di vassoi monoporzione a 4 -6-8- scomparti, in grado di ospitare una cena completa con menu degustazione dall’antipasto al dolce. I più arditi hanno anche un bavaglino per adulti, il porta bicchiere e la posata ambivalente (forchetta-coltello). La questione è seria: con due mani si deve riuscire a mangiare, reggere il vassoio, il tovagliolo, il bicchiere, il telecomando …
- Devi decidere se sei un separatista o uno che mischia/rischia
La scelta è di campo, e bisogna conoscere se stessi fino in fondo: se sei uno di quelli che non contamina le pietanze (e assaggia separatamente ogni cibo), allora devi organizzarti con menu bilanciati che abbinino ricette dai sapori distinti e soprattutto munirti di vassoi e piatti con divisori (come quelli degli aerei) per fare in modo che ogni cosa resti al proprio posto: non potresti sopportare che la fetta di torta al cioccolato possa essere invasa dagli spinaci e in ogni situazione non rinunci al gustate la qualità di ciò che stai ingurgitando. Se invece ti ritieni una personcina tollerante e ardita, e ami infilzare con la tua forchetta diversi cibi (un pezzetto di polpetta e uno di purè di patata, un boccone di pollo alla griglia e un’albicocca sciroppata), allora fai attenzione perchè i piaceri delle tue Tv Dinner potrebbero traghettarti verso paradisi (o inferni) di sapori mai sperimentati ( in fondo siamo gastrofighetti, ricordalo).
- Devi saper abbinare il menu al programma tv
Il menu per la perfetta Tv Dinner non può prescindere dal tenere in considerazione il programma televisivo da cui ti lascerai rapire. Mi spiego.
Per un programma sportivo, una partita, una finale è necessario che il cibo sia facile da ingurgitare e che ci permetta di non distogliere gli occhi dallo schermo.
Più che finger food, un braille food, che sapremo riconoscere e portare alla bocca ad occhi chiusi, per i film romantici e strappalacrime (in cui una mano è occupata dai kleenex).
Qualcosa di non troppo liquido, né però di difficile deglutizione per le serie tv dal morir dal ridere (per evitare di morire per davvero soffocati non riuscendo a trattenere le risate con il cibo in bocca: ricordatevi che siamo soli, e nessuno potrà salvarci con la manovra di Heimlich*).
E poi la regola generale: junk food (a patto che sia tu a cucinarlo @Michael Pollan) con programmi spazzatura: un binomio perfetto. Naturalmente il menu scelto dovrà rispettare i cromatismi del tuo divano, giusto per confondere le macchie.
- Devi crearti un rituale
La tua TV Dinner non avrebbe quel sapore di libertà e ribellione se non fosse accompagnata da personalissimi rituali capaci di trasformare un’anonima serata nel momento più atteso della settimana: il reality che fingi di snobbare, la tazza a forma di winnie the pooh che riservi per le grandi occasioni, la maratona di serie tv americane che conosci a memoria ma non riesci a smettere di guardare. Quel vasetto di caramello al burro salato che hai importato dalla Camargue, la crema di pistacchi di Babbi, l ‘nduja e la pasta di acciughe: vale tutto e tutto ammesso.
Nessuno ti sta guardando o ti può giudicare mentre intrattieni una pericolosa e immorale relazione a tre con divano, cibo e televisione.
[Crediti | Martina Liverani è l’autrice del blog Curvy Foodie Hungry. Immagine: Getty]