Ci atterremo al titolo: suggeriremo cosa lasciare a Babbo Natale la sera della Vigilia. Per quanto si cerchi di puntare su tecnicismi di alveolature e cottura di pandoro e panettone, cercare la perfetta ricetta tradizionale, attenersi ai rigidi protocolli per i tortellini in brodo, il 25 dicembre è fatto anche di una componente assurda, irrazionale, infantile e sicuramente magica.
Trascuriamo per un attimo il fatto che tocca poi a madri, padri, parenti prossimi consumare lo snack per Babbo Natale, di notte o mattina presto, per non rompere l’illusione – quante arance e bicchieri di latte ha dovuto digerire mio papà: io che credevo al rimedio della nonna contro il raffreddore ovvero imbottirsi di agrumi, e che speravo di difendere Babbo dal freddo.
Sapete, lasciare cibo alla sera della Vigilia non è solo un’abitudine per fare felici i bambini: parte tutto dalle credenze pagane per cui i defunti passino a trovare i propri cari il 24 dicembre, e che banchettino insieme a loro. Si pensa poi a offrire doni: se non a Babbo Natale, a Gesù infante e a Maria reduce dal parto. Metteremo in lista le usanze dal mondo, con alcune ricette.
Latte e biscotti: da un classico austriaco
Tenerissima usanza di lasciare una tazza di latte tiepido e cannella, insieme a qualche biscotto fatto in casa (che ne dite dei gingerbread?). Questa usanza arriva dai monti austriaci, dove si usava lasciare latte appena munto per rifocillare Gesù e Maria.
Irlanda: una pagnotta appena sfornata
In Irlanda si usa anche oggi lasciare del pane, per Babbo Natale ma anche in questo caso il gesto era per rifocillare la Sacra Famiglia durante il viaggio: ecco perché accanto al pane c’erano spesso anche un bricco di latte e una candela accesa per illuminare la strada.
Brandy e mince pie in Inghilterra
In Inghilterra, i bimbi lasciano a Babbo Natale le famose e stupende mince pie, crostatine ripiene e decorate. Si fanno in tante versioni e la nostra preferita prevede mele e cannella, gli aromi tipici delle Feste. Accanto, del buon brandy per scaldare le fatiche di father Christmas (sherry, in altre zone anglosassoni).
Carote e fieno, in Olanda e Spagna
Nei Paesi Bassi e non solo, è usanza lasciare dal 5 dicembre – il compleanno di Sinterklaas – una calza contenente una carota, oppure una scarpa contenente una carota: sono doni alle renne di Babbo Natale. Sinterklaas, per ringraziare del gesto, lascia doni e cioccolatini al posto della carota. Anche nel Tirolo si pensa al cavallo o alle renne di Babbo Natale, al quale si lascia del fieno per consentire alle bestie di riposare al caldo.
Stollen e gliihwein in Germania
Ovvero un dolce tipico germanico e una bevanda calda molto simile al nostro vin brulè. Spezie a non finire, e quella calda atmosfera natalizia che scalda il cuore. Spesso, in Germania lasciano a Babbo Natale (o meglio, al Weihnachtsmann nella Germania protestante), i biscotti di pan di zenzero.
Birra fresca in Australia
In Australia, Natale cade nella stagione calda e non solo a Babbo Natale offrono – giustamente – una birra fresca, ma pensano anche a chi traina la sua slitta: non renne bensì canguri bianchi, a cui lasciano secchi e botti di acqua cristallina.
Tabacco e caffè a Cuba
I bambini, nella Cuba pre-comunista, usavano lasciare doni ai Re Magi: per loro c’erano chicchi di caffè e tabacco, ma anche erba per i cammelli su cui viaggiavano.