Rimanga tra noi: capita, specialmente in estate, di dover aggiustare il pesto pronto aggiungendo ciò che capita al convento, per avere la sensazione di mangiare un piatto migliore.
Lo so, sono blasfema. Sia chiaro, ammiro tantissimo tutti coloro che usano pestello e mortaio, basilico personalmente raccolto a mano a Pra, pinoli sgusciati uno ad uno e tutte le più nobili intenzioni… ma conosco tantissime persone che tengono sempre in dispensa oppure in frigorifero questo condimento già pronto. Mi rivolgo dunque a loro: sono dalla vostra parte! Non si parlerà della qualità o del sapore in paragone al vero pesto alla genovese o ligure, ma vi suggerirò alcuni ingredienti che renderanno più interessante ciò che metterete nel piatto.
A tutti i puristi suggerisco di voltare pagina e leggere qui, per offrire poi a tutti noialtri le perfette linguine al pesto.
Noi altri essere umani, nel frattempo, ci domandiamo cosa aggiungere al pesto pronto, per renderlo migliore, o meno peggio.
Acciughe
Le acciughe o le alici sott’olio fanno molto spesso capolino, e ancor più spesso sono presenze discrete, invisibili. Sì, perché ove non protagoniste sono sciolte nell’olio a inizio ricetta, oppure frullate insieme ad altri ingredienti. Si sposano alla perfezione con aglio ed erbe aromatiche: il pesto si presta ad accoglierle! Stemperate il pesto pronto con dell’acqua di cottura, quindi aggiungete un’acciuga o due in base alla quantità e frullate con un frullatore a immersione. Vecchio pesto, new condimento.
Ricotta o mascarpone
Per ovviare al fatto che, purtroppo, spesso il pesto pronto ha una consistenza un po’ discutibile, potreste arricchirlo con un formaggio morbido. Se volete restare “leggeri”, unite al pesto che avete un po’ di ricotta, magari di bufala, e lasciata scolare per bene. Optate per quella che si vende al banco dei formaggi, non quelle confezionate: è decisamente migliore. Se ce ne infischiamo della leggerezza, che entri il mascarpone: vellutato, bello grasso, cremoso, da usare con parsimonia per non coprire del tutto il pesto. Se la prima idea può andar bene per condire la pasta o farcire torte salate, la seconda è più adatta come farcitura a crudo (tartine e vol au vent).
Pinoli tostati interi
Il pesto, quello pronto, dovrebbe contenere pinoli come quello vero fatto a mano. Ebbene, per accentuare questa nota dolce e resinosa, meravigliosa, potreste far tostare una manciata di pinoli in forno statico a 200°C, per poi usarli interi per impiattare il classico piatto di pasta col pesto. Aggiungete un ciuffetto di basilico, versate a crudo un filo di olio extravergine di oliva spremuto a freddo e l’illusione di aver servito un piatto migliore è assicurata.
Pecorino romano o Parmigiano
Nel pesto pronto è presente “formaggio grattugiato”, che serve certamente a conferire sapore ma anche a legare. Per dare una marcia in più all’insieme, potremmo imboccare una strada alternativa e aggiungere al condimento una bella grattugiata di pecorino romano, di media stagionatura: il sapore vola, riconoscibile tra mille, e tirerebbe su il gusto nel complesso. Da flop, a top.
Pomodori secchi
Il pomodoro secco è la morte del pesto, come vi abbiamo già suggerito parlando di topping per la pizza fatta in casa. Nel caso della pasta, potete anche aggiungere la nota dolce del pomodorino frullandolo con un po’ d’acqua di cottura, trasformando di fatto la vostra salsa verde.
Pesto pronto? E chi lo ha mai visto?! Negare fino alla morte.
Patate e fagiolini
La soluzione più ovvia è quella suggerita dalla stessa cucina ligure, che certo non approva questo articolo. Patate e fagiolini, cotti nell’acqua della pasta (anziché no) sono tipicamente aggiunti alle trofie al pesto, come dimostrano nonne e trattorie genovesi: aggiungerli al vostro barattolo di salsa pronta rovesciata su trofie o spaghetti potrebbe addirittura regalarvi la sensazione di star mangiando un pesto fresco. Ovviamente non sarà così, ma avrete comunque un condimento migliore.