- Perché sterilizzare i vasetti di vetro?
- L’occorrente per sterilizzare i vasetti
- Metodi di sterilizzazione dei vasetti
- Cosa fare una volta riempiti i vasetti sterilizzati
- Consigli per una sterilizzazione perfetta
- Conservazione dei vasetti sterilizzati
- Consigli e risposte utili
Preparare in casa conserve e sughi è un’abitudine che guarda moltissimo al passato (e alla tradizione contadina) ma anche al futuro (la cultura dell’anti spreco). Tuttavia, nel procedimento, il protagonista non è l’alimento bensì il contenitore: sterilizzare i vasetti di vetro è fondamentale per poter consumare in sicurezza confetture e marmellate. Muffe e batteri, infatti, nelle preparazioni casalinghe soprattutto, proliferano silenti e con una rapidità non immediata trasformando l’alimento in nocivo anche se a guardarlo potrebbe risultare appetitoso e sicuro.
Considerate questo articolo una guida completa per imparare come sterilizzare i vasetti: tutti i metodi a disposizione, consigli preziosi, la scelta del vasetto, come usare il contenitore una volta sterilizzato e quante volte usarlo.
Perché sterilizzare i vasetti di vetro?
Per sterilizzazione si intende igienizzare i vasetti usando una fonte di calore, che possa uccidere eventuali germi e batteri che ristagnano nel contenitore. Sì perché sotto il coperchio, nelle guarnizioni, negli angoli o sulle pareti potrebbero annidarsi tracce di muffa che, se trascurate, crescerebbero nel giro di poco tempo. Non è sufficiente lavare accuratamente i vasetti, nemmeno usando la lavastoviglie: meglio dedicare a loro tutta l’attenzione, per un procedimento scomodo ma tassativamente necessario.
In troppi danno per scontato che, versando nel contenitori un alimento bollente come una confettura fatta con frutta e ortaggi di stagione, questo possa uccidere tutti i batteri… il risultato? Una conserva poco sicura, che può portare anche a botulino: un batterio che provoca una sintomatologia gastrointestinale fino a essere talvolta fatale.
L’occorrente per sterilizzare i vasetti
Non occorrono tanti strumenti per poter sterilizzare bene i vasetti che conterranno le nostre conserve, confetture e marmellate (a proposito, conoscete la differenza tra queste ultime due preparazioni? Si chiama “marmellata” se fatta con agrumi, si chiama “confettura” quando usate qualsiasi altro frutto o ortaggio). Procuratevi:
- vasetti di vetro: scegliete voi se con tappo avvitabile o clip con guarnizioni di gomma o silicone;
- canovacci di cotone, puliti;
- una pentola alta e capiente se optate per il metodo bollitura;
- in alternativa, usate direttamente forno, microonde o sterilizzatore:
- pinze in acciaio
Metodi di sterilizzazione dei vasetti
Le alte temperature e qualche accorgimento possono letteralmente salvaguardarci da guai potenzialmente molto seri. I metodi di sterilizzazione dei vasetti di vetro sono diversi ma ugualmente efficaci, basandosi tutti sullo stesso principio. Eccoli, potete sceglierli in base alla comodità o all’elettrodomestico che avete in casa.
Metodo della bollitura
Un classico: la sterilizzazione per bollitura è la tecnica più usata e comune, e allo stesso tempo è anche quella più complicata da gestire (a causa della vicinanza con l’acqua bollente e dell’oscillazione dei vasetti di vetro uno contro l’altro). Aprite i vasetti e, nel caso fossero presenti, separate dal tappo le guarnizioni di gomma o silicone. Adagiate tutto in una pentola, per poi riempirla di acqua fredda fino a coprire tutti gli oggetti. Una volta raggiunta l’ebollizione, i vasetti e il resto devono bollire per 20 minuti a fiamma costante. Con una pinza potete estrarre le componenti e adagiarle su un canovaccio pulito fino a completa asciugatura. In alternativa, fate asciugare tutto in forno, ad una temperatura moderata.
Metodo del forno
Potete sterilizzare i vasetti di vetro anche in forno, ma meglio che sia ventilato. Senza passare quindi dalla bollitura, potete disporre i vasetti aperti nel forno ventilato preriscaldato a 150-170°C per circa 20 minuti.
Metodo del microonde
Anche il microonde è molto utile per questo scopo. Per sterilizzare con questo elettrodomestico dovete aprire i vasetti e riempirli di acqua fredda, basta arrivare poco sotto la metà, e adagiarli sul piatto interno del forno. Impostate 850 Watt e 8 minuti dall’ebollizione, oppure 1000-1100 Watt e 5 minuti dall’ebollizione. Per i coperchi di metallo, optate per il forno classico o per l’ebollizione.
Metodo con sterilizzatore elettrico
Non è certo comune nelle cucine casalinghe, ma lo sterilizzatore elettrico può essere un accessorio davvero utile se siete soliti preparare conserve sia dolci sia salate. Soprattutto se le vendete o tendete a regalarle. Lo sterilizzatore è un elettrodomestico preposto allo scopo e sono molti i brand che lo fanno, proponendo prezzi da accessibili a piuttosto alti. Lo sterilizzatore non serve solo per i vasetti da conserva, ma anche per posate o oggetti per la prima infanzia (come biberon, ciucci).
Cosa fare una volta riempiti i vasetti sterilizzati
Una volta sterilizzati, i vasetti con tappo a vite possono essere riempiti per invasettare conserve, marmellate e confetture. Se avete preparato una conserva calda (confetture e salse come il dulce de leche o il caramello salato, ma anche sughi e marinature di olio o aceto caldi) allora versatela ancora rovente, chiudete bene il vasetto e capovolgetelo immediatamente. Dovrà restare in questa posizione fino al completo e naturale raffreddamento. Se tutto è andato liscio, riposizionandoli sul piano, il tappo dovrebbe risultare sottovuoto: premendolo, non dovrebbe cedere alla pressione. Se lo riempite con conserve a freddo (un pesto) allora chiudete bene, versate dell’olio sulla superficie del composto e immergete delicatamente il vasetto ben chiuso in acqua per farlo poi bollire fino a ottenere il sottovuoto.
Come fare per le chiusure a cerniera con guarnizione
Nel caso di vasetti con chiusura a cerniera e guarnizione, il metodo di riempimento e capovolgimento non ha senso perché il tappo non subisce un evidente sottovuoto. Che abbiate una preparazione calda o fredda, procedete con la pastorizzazione: chiudete i vasetti (evitando l’olio per le conserve fredde, perché spesso le guarnizioni non trattengono gli ingredienti grassi), metteteli in una pentola con tanto di canovaccio tra uno e l’altro, immergeteli completamente in acqua e portate a ebollizione per qualche minuto. Lasciateli poi raffreddare nell’acqua della pastorizzazione. La prova di avvenuto sottovuoto? Sganciate la molla, e il tappo con guarnizione dovrebbe comunque restare adeso al vasetto.
Consigli per una sterilizzazione perfetta
Eccovi ulteriori consigli e accortezze per ottenere una sterilizzazione perfetta. Sono tanti gli imprevisti, avendo a che fare con acqua bollente, e tante le piccole disattenzioni che potrebbero compromettere il risultato finale (e, quindi, la sicurezza alimentare):
- nel caso dell’ebollizione in pentola, immergete anche un canovaccio a separare tutti i vasetti, così da impedire che si frantumino sbattendo uno con l’altro;
- evitate senza indugio vasetti crepati o con una guarnizione danneggiata;
- toccate il meno possibile i vasetti sia durante la fase di asciugatura sia durante il loro riempimento;
- non mancate mai di controllate l’avvenuto sottovuoto, sia nei vasetti con tappo a vite sia in quelli con cerniera;
- eliminate l’alimento, se il tappo dovesse perdere il sottovuoto e non avete un’idea precisa di quando possa essere accaduto
Conservazione dei vasetti sterilizzati
I vasetti sterilizzati e non ancora riempiti andrebbero usati subito per lo scopo. Se i vasetti sterilizzati, vuoti e ben chiusi, non dovessero servire immediatamente allora potete maneggiarli il meno possibile e conservarli in una dispensa buia e asciutta, fresca. Nel dubbio, tuttavia, sempre meglio ripetere l’operazione di sterilizzazione.
Consigli e risposte utili
Sono tante le domande e i dubbi che potrebbero sorgere mentre vi occupate della sterilizzazione. Abbiamo raccolto le più comuni per fornire una risposta chiara e semplice.
Posso usare vasetti di vetro riutilizzati per conserve?
Se avete dei vasetti da riciclare, magari delle confetture da supermercato, potete certamente usarli per una nuova ricetta home made. In questo caso, tuttavia, andrebbero trattati con più attenzione. Per prima cosa andrebbe rimossa ogni etichetta o traccia di colla, cosa che la lavastoviglie dovrebbe fare facilmente. Infine, valgono tutte le regole e i metodi descritto finora: sterilizzazione con la tecnica che si preferisce, e sottovuoto.
Posso sterilizzare vasetti con decorazioni o scritte?
I vasetti con decorazioni e scritte possono essere usati, se possono subire alte temperature (solitamente c’è il marchio che indica se possono essere lavati o no in lavastoviglie). Scritte e decorazioni eventuali, tuttavia, non devono essere né all’interno del vasetto né sotto il tappo o sulla guarnizione.
È necessario sterilizzare i vasetti se utilizzo un metodo di pastorizzazione?
Pastorizzare un alimento garantisce il consumo immediato sicuro dello stesso, ma non ha a che fare con la sterilizzazione del contenitore in cui sarà conservato. Se un alimento pastorizzato (una crema al mascarpone, per esempio) è conservato in un vasetto non sterilizzato allora il rischio contaminazione è elevatissimo.
Quanto tempo devo lasciare i vasetti a testa in giù dopo averli riempiti?
Un vasetto sterilizzato, riempito e posizionato a testa in giù non ha una precisa tempistica per raggiungere il sottovuoto. La cosa varia da molti fattori: la temperatura del contenuto, la quantità del contenuto. Non preoccupatevi, quindi, se i vasetti contenenti la stessa conserva raggiungeranno il sottovuoto in tempi diversi (sempre nell’arco di poco tempo, ovvio che se dopo ore alcuni non sono sottovuoto andrà rifatta la pastorizzazione nell’acqua bollente).