Il dilemma su come conservare il cioccolato è spesso un non-problema, perché è più probabile che finisca subito e non ci si debba preoccupare degli avanzi. Tuttavia, il cioccolato non è solo mangiato come dolcetto ma usato anche in cucina. Vediamo quindi dove tenerlo e con quali accortezze: in dispensa? In frigorifero? E se non c’è più la confezione originale? E se è ripieno? Ecco la risposta a queste e altre domande.
Intanto potete approfittarne per approfondire la conoscenza di questa bontà inestimabile, tra come sciogliere il cioccolato tramite diverse tecniche e cos’è la ganache e in che consistenze potete farla. Anche se, a quanto pare, gli italiani preferiscono il cioccolato al latte, i metodi di conservazione qui elencati possono essere applicati a tutte le tipologie di cioccolato.
Da tenere a temperatura ambiente se…
Rispondo immediatamente alla domanda principale: il cioccolato dovrebbe essere conservato a temperatura ambiente (e specificherò le ragioni andando avanti). Tuttavia, questa dritta è valida solo a patto che:
- la dispensa sia lontana da fonti di calore e luce diretta del sole
- non sia estate, o comunque non ci sia una temperatura ambientale superiore ai 18°C
- non vi siano accanto ingredienti o alimenti aperti, né frutta
- la confezione sia ben avviluppata o ancora integra (spiego nel paragrafo successivo)
Va mantenuto avvolto
Il cioccolato deve restare sempre avvolto – visto che tende ad assorbire molto i profumi circostanti – possibilmente nella confezione originale se questa è composta da cartoncino e alluminio. Se la confezione originale non esistesse più, o se fosse di altro tipo come ad esempio plastica, allora le soluzioni sono due.
Alluminio
L’alluminio o carta stagnola è il prodotto più consono per la conservazione del cioccolato, ne basta un foglio da comprimere bene sulla tavoletta.
Carta da forno + pellicola alimentare
In alternativa all’alluminio, optate per un foglio di carta da forno da sigillare poi con la plastica alimentare. In questo modo impedirete all’ossigeno di penetrare, il che potrebbe interferire anche con il sapore del cioccolato.
Sottovuoto o in box ermetiche
Se avete i sacchetti sotto vuoto allora approfittatene sicuramente, anche se basterà riporre il cioccolato avanzato (tipico quello delle uova di Pasqua) rotto a scaglie e ben chiuso in una box ermetica.
Una volta aperto, consumalo velocemente
Sarà un’ovvietà ma l’ideale sarebbe finire il cioccolato entro breve tempo dall’apertura, si stima un paio di settimane. Per quanto sia possibile conservarlo correttamente anche per mesi, un cioccolato vecchio sarà comunque leggermente meno aromatico e consistente di uno nuovo e fresco.
Attenzione al frigorifero!
Come anticipato, il cioccolato (così come le uova) tende ad assorbire molto e molto velocemente gli odori circostanti, nonché l’umidità: ebbene, il frigorifero è l’ambiente meno adatto per il cioccolato – a meno che non si abbia un frigorifero dotato di controllo dell’umidità.
Sì al congelatore
Anche il congelatore non è esattamente l’ideale, ma consente una migliore conservazione del cioccolato rispetto al frigorifero. Basta rispettare tutte le regole elencate sul confezionamento, scegliere il metodo di conservazione e congelare. Una cosa da tenere a mente: se avete più tipologie di cioccolato in congelatore, cercate di consumare prima i cioccolati grassi e/o farciti, dato che sono più deperibili rispetto a un fondente magari al 70%.
I danni di calore e umidità
Una tavoletta di cioccolato può in breve tempo cambiare e passare dall’essere lucida e compatta all’essere opaca o quasi cristallizzata, se non “sudata”. Quelli descritti sono entrambi danni di una conservazione mal eseguita o dell’umidità.
Cristallizzazione
L’umidità estrae lo zucchero e, quando evapora, lascia quindi i cristalli di zucchero bianco sulla superficie del cioccolato. Non è un fatto dannoso o pericoloso sia chiaro, un cioccolato così può essere consumato senza dubbio, ma esteticamente è un peccato!
La patina opaca
La patina opaca che spesso si vede sul cioccolato non è altro che un leggero strato di grasso: si verifica quando il cioccolato ha subito variazioni di temperatura (per esempio, dentro al frigorifero, fuori dal frigorifero, poi ancora in frigorifero). Anche in questo caso non ci sono pericoli per la salute e nemmeno il rischio di peggiorare il sapore: solo, è come mangiare una crema spalmabile dopo che gli elementi all’interno si sono separati.
I cioccolati farciti
Ci sono cioccolati farciti con liquori, creme, paste, sale… ecco, le regole elencate valgono anche per loro. Va da sé che più un cioccolato è grasso o condito e più è soggetto al deperimento. Per i cioccolati farciti con salse liquide, si sconsiglia il congelamento.