Moltissimi elogi al cocco, e molte (moltissssssime) soluzioni su come usare il cocco in cucina: questo frutto strepitoso e davvero unico al mondo, il cui sapore è riconoscibile tra mille anche in mix dove non è protagonista, è tra i nostri preferiti. Ve lo raccontiamo: vi parleremo delle sue consistenze – che, a seconda di come è trattato, cambiano enormemente – e vi parleremo anche della sua versatilità, della sua magia ad adattarsi tanto nei dolci quanto nelle pietanze salate.
Insomma: che sia rapè, a scaglie, fresco, disidratato, saprete amarlo e come usarlo in cucina. Senza dimenticare il guscio del cocco, che non è da buttare!
Consistenze: vellutato come panna, ma anche croccante e burroso
Provate a fare mente locale: qual è il primo aggettivo che i viene in mente assaggiando la polpa del cocco fresco? Esatto, che sia il cocco bello sulle spiagge o quello dei botteghini con fontanella in piazza Duomo. Non è facile, vero? Potremmo azzardare un “croccante” ma non è del tutto vero, “carnoso” ma non è appropriatissimo… forse, “burroso” è la parola più adatta: mordendo il cocco fresco affondi i denti in una polpa burrosa, che si spezza a falde carnose, e rivela croccantezza al primo morso.
Vi abbiamo spiegato le sostanziali differenze tra i due nettari che regala il cocco: l’acqua vitaminica e freschissima custodita nelle noci di cocco fresche e il “latte di cocco” ovvero una base grassa simile alla panna, che si usa per cucinare. Se l’acqua di cocco è una bevanda freschissima, il latte di cocco è pieno, corposo, vellutato come la panna fresa vaccina.
Il cocco ha anche un lato olioso, dal momento che da questo frutto si ricava un olio che cambia consistenza da olioso – appunto – a solido a seconda della temperatura di conservazione. Non è mangiabile in purezza e, a piccole dosi, sostituisce il burro nella pasta frolla.
Abbiamo accennato alla versatilità del cocco, che ha un sapore così particolare da essere usato in cucina tanto nelle pietanze salate quanto nei dessert. Ecco dunque tutti gli usi del cocco.
Latte di cocco
Il latte di cocco è la versione di cocco decisamente più usata in cucina. In commercio esiste in due tipologie: zuccherato e non zuccherato. Vi consigliamo, a prescindere, di acquistare sempre latte di cocco non zuccherato per una questione di qualità: la cosa è paragonabile all’abisso tra panna fresca e panna già zuccherata, la quale è un abominio persino per la pasticceria casalinga.
Usate latte di cocco per cuocere a fuoco lento dei bocconcini di pollo, insieme a un po’ di brodo vegetale: uno spettacolo, calorico, ma favoloso soprattutto per chi è stufo del solito petto arido su piastra.
Se volete catapultarvi in Oriente, procuratevi lemongrass, pannocchiette e salsa piccante: le zuppe thai (la zuppa tom gha gai sopra tutte) con una percentuale di latte di cocco sono una meraviglia per il palato, un’esplosione di sapori.
Infine, provate a cuocete nel latte di cocco il riso basmati o jasmin (profumatissimo, tanto che jasmin significa gelsomino): usatelo poi come contorno o primo piatto. Ecco un’idea: il nostro timballo di riso al cocco.
Il latte di cocco è perfetto anche come marinatura sia per carne che per pesce, insieme ad aromi e spezie.
E nei dolci al cucchiaio? Fate una panna montata col latte di cocco, una panna cotta, usatelo al posto del latte e della panna nella vostra torta preferita, fatene un gelato, un dolce al cucchiaio.
Cocco rapé
Il cocco rapè non è altro che polpa di cocco tritata o grattugiata, in scaglie che possono essere più spesse o fini (varia anche da marca a marca). Si tratta di un ingrediente molto versatile, perfetto sia per i dolci che per le pietanze salate.
Dolcetti, praline ricoperte e decorazioni per tortine: questi gli usi più frequenti del rapè in cucina. Usate cocco rapè per impanare pollo e gamberi: il sapore del fritto sarà dolciastro ma delicato, un’alternativa piacevolissima a pastelle o il caro vecchio pangrattato. Pollo e gamberi fritti al cocco non vi faranno più tornare indietro. Il cocco rapè)è 1 di 2 ingredienti necessari per un favoloso dolcetto adatto anche a chi di solito fa disastri in cucina: i tartufini al cocco sono tremendamente buoni e facili da fare! Alternative?
- Ricotta + cocco rapè + zucchero a velo
- Ricotta + cocco rapè + cacao
Farina di cocco
La farina di cocco è una base per torte e preparazioni, al pari delle normali farine: si tratta di polpa di cocco disidratata e poi ridotta in polvere finissima. La differenza sostanziale, quindi, tra la farina di cocco e il cocco rapè è che la farina subisce un processo di raffinazione.
Provatela nelle torte, al posto o insieme alla farina di grano, per conferire un delicato aroma in più.
Cocco a scaglie
Il cocco in scaglie può essere fatto in casa (ideale avere una mandolina o un’affettatrice) o acquistato già essiccato e pronto all’uso o al consumo. Si tratta innanzitutto di un ottimo snack, comodo da tenere in tasca o da mixare ai cereali soliti per la colazione. Questa versione del cocco è anche usata per decorare dolci, rafforzando la presenza del cocco in dessert freschi in cui l’ingrediente è già in qualche modo protagonista: una cheesecake, una coppa di gelato al cocco o all’ananas.
I Gusci!
Ora vi catapultiamo indietro nel tempo, quando prendevate il gelato al limone nel limone e il gelato al cocco nel cocco: lo scopo finale non era solo l’assaggio, ma anche conservare come tesori preziosi scorza e guscio. E se il limone alla fine finiva nel pattume, il guscio del cocco era eterno e rimaneva per decadi delle dispense della case-vacanza o nei comodini degli alberghi sul mare.
Se accumulate gusci di cocco (vecchi, o se riuscite a pulire bene un cocco ricavandone un guscio quasi intero), e se non sono già stati sfruttati come posacenere (true story), lavateli e teneteli come coppe da portare in tavola. Stiamo pensando ad una zuppetta come entrèe, o perché no al gelato come dessert.
Se avete, invece, solamente dei frammenti (anche irregolari), teneteli come piattini per aperitivo e spremeteci sopra mousse o tartine: perfetti per arricchire un buffet!
Acqua di cocco
Infine, l’acqua di cocco. Se avete viaggiato potreste aver avuto la fortuna di sentirvi Robinson Crusoe e bere l’acqua di cocco pura direttamente dagli ugelli della noce di cocco raccolta con le vostre mani sulla spiaggia tropicale. Se siete indietro di gioie come questa, sappiate che l’acqua di cocco è in commercio: o in noci di cocco trattate e dotate di cannuccia, o in brick pronti all’uso.
Potrete sia berla in estate come bevanda freschissima e ricca di vitamine, sia usarla nei cocktail sia alcolici che analcolici (non per la pina colada però: questo cocktail vuole il latte di cocco!). Se adorate la macedonia di frutta, un’idea potrebbe essere fare una macedonia tropical (ananas, banane, avocado, papaya, mango, cocco…) e condirla con un succo a base di acqua di cocco: boom!