Lo so: esiste la Coca Cola ed è buona così com’è, esiste il gelato ed è buono così com’è, perché dunque unire due elementi che non siamo proprio abituati a vedere e mangiare insieme? Non so che dirvi, a parte che il Coca Cola Float è una ricetta centenaria. Il termine float significa “galleggiante” e non è raro legato ai dessert – vintage soprattutto. Questa sorta di affogato deriva da una moda retro e statunitense, ovvero gli Ice Cream Soda o Spider in Australia: gelato e bevanda gassata freddissime miscelati in un milkshake alternativo.
Su storia e origini del Coca Cola Float si sa poco, e non una sola versione, ma negli States è davvero una merenda iconica narrata volentieri nei film ambientati negli anni Settanta e Ottanta – ne è un esempio “Now and Then” o “Amiche per Sempre”. Per descriverlo al meglio, al di là dell’atmosfera old fashioned che veicola, lo abbiamo fatto e assaggiato per dirvi che sapore ha.
Le Origini del Coca Cola Float
Il Coca Cola Float è conosciuto anche con il nome “Black Cow”. Deriva dall’ice cream Soda, che risale addirittura alla fine del diciottesimo secolo e sembra sia ideazione del gelataio Robert McCay Green. Nella Philadelphia nel 1874, durante l’afoso semicentenario del Franklin Institute, Green decise – a mali estremi – di raffreddare le bevande con il gelato al posto del ghiaccio. L’invenzione ebbe un tale successo che divenne subito popolare e si diffuse rapidamente in tutto il paese. Il successo fu soprattutto tra gli anni Quaranta e Settanta del Novecento, quando si diffuse la moda di usare la Coca Cola come parte liquida.
Un paio di anni fa, Pepsi lanciò per Natale una bevanda che fece impazzire Tik Tok: il “Pilk” ovvero Pepsi e latte (milk) scegliendo l’attrice lindsay Lohan come testimonial. Ebbene credo che l’azienda, in eterna competizione con Coca Cola, abbia voluto lanciare un trend sulla scia del float.
Come fare il Coca Cola Float e che sapore ha
Il successo e la gradevolezza del Coca Cola Float (può non piacere, ma non è imbevibile come verrebbe spontaneo immaginare) sono spiegabilissimi. Dopotutto, il gelato alla vaniglia (o alla panna) sono dolci e delicati: non ci sono ragioni per cozzare con la bibita zuccherina e caramellosa. Prendete un bicchiere freddissimo e riempitelo con una o due palline di gelato, quindi versate la coca cola fredda a filo così da evitare l’eccessiva schiuma. Con un cucchiaio lungo da milkshake o una cannuccia (vi serviranno entrambi) miscelate.
Potete decidere di far sciogliere completamente il gelato (e sgasare la coke), oppure di lasciare una doppia consistenza e un po’ di bollicine. Il sapore di coca cola e gelato insieme non è male, varia anche dalla quantità di bibita rispetto alla quantità di gelato: sa di caramello e latte, non prepondera nessuno dei due elementi uniti e capisco perché le ricette originali insistono per usare il gelato alla vaniglia. Io ho usato quello alla panna, perché l’alternativa era un gelato alla crema.
Varianti del Coke Float
Le varianti ufficiali del Coca Cola Float sono due (escludendo tutte le soda float ovviamente, da fare con le bevande fredde gassate). La prima è tutta Newyorkese e si chiama “Coca Cola Old Fashioned Way“: gelato, bibita e acqua frizzante. In alternativa potete provare l’antenato del Cuba libre, il cocktail: il Boozy Coke Float, con gelato, bibita e rum.