Per far comprendere il concetto di cibo sostenibile c’è ancora tanta, tantissima strada da fare nonostante se ne parli seriamente ormai da anni. Perché? Perché è evidente che in troppi non abbiano afferrato il punto. Ne sono un esempio gli sconcertanti suggerimenti di Cosmopolitan – di Hearst Magazines Italia, non gli ultimi sprovveduti. Consigli privi di fondamenta, di razionalità, e basati su una ricerca a dir poco superficiale. Quasi stupidi, come se l’intento fosse acchiappare il cliché di lettrice un po’ svampita un po’ bon ton un po’ sensibile ai trend eco del momento – infatti piovono termini come “impatto di allevamenti”, “biologico”, “gas serra”, “etico”.
Sul numero di ottobre/novembre 2021, nella categoria Educazione alimentare (e-d-u-c-a-z-i-o-n-e-a-l-i-m-e-n-t-a-r-e) è stato pubblicato un articolo di Sarah Weldon intitolato “Mangia tutto ma in modo sostenibile“. Ottime premesse, ma ci sentiamo di fare qualche appunto per amore dei tanti lettori di Cosmopolitan, che sentono forse di fare la “cosa giusta” passando all’avocado sushi.
Quello del cibo sostenibile è un argomento certo delicato e difficile da trattare… ma vederlo vittima di un simile pezzo di lifestyle su Cosmo è abbastanza avvilente. Vi riporto i 7 sconcertanti suggerimenti di Cosmopolitan sul cibo sostenibile, potete leggere tutto voi stessi alla pagina 132 della rivista.
1. Cambia salse, dice Cosmo
“Riduci l’impatto degli allevamenti intensivi sostituendo la maionese classica con quella veg. Buonissima sia sui sandwich che sulle patatine. Punti extra se ricicli la confezione 😉”
Il primo consiglio per un cibo più sostenibile, quello più in evidenza, riguarda le salse. Chi non mangia “salse” dalla mattina alla sera? Tutti siamo complici nel degrado food per colpa delle “salse” che ingurgitiamo costantemente. Poi da “salse” parla di maionese, perché la maionese è fatta con le uova, e le uova purtroppo sono oggetto di allevamenti intensivi. Quindi la soluzione per il mondo è sostituire le salse con la maionese vegana. Insomma, il super consiglio fa albume un po’ da tutte le parti, concludendo con un finale vago e buttato li sul fantomatico “riciclo della confezione”. Sarebbe stato meglio dedicare alle uova il consiglio, non alle salse, e aggiungere di scegliere uova di categoria zero o A.
2. Compra verdure surgelate, dice Cosmo
“Aggiungi degli spinaci surgelati – sempre biologici, eh! – nei frullati, così non farai più andare a male quelli freschi. meno spreco di cibo = stai facendo la cosa giusta”
Questo è in assoluto il mio preferito. Allora. Cosmopolitan, nel numero autunnale, sceglie come protagonista una verdura di stagione (gli spinaci sono reperibili freschi adesso) non per esaltarne proprietà o appunto la stagionalità, ma per… comperarla surgelata. Cioè, è esattamente l’opposto di ciò che avrebbe dovuto suggerire, ovvero: 1) prendete solo verdure di stagione e 2) limitate il consumo di ortaggi surgelati. Poi per cosa?? Spinaci surgelati da mettere nei frullati. Niente da aggiungere.
3. Alterna la carne con i surrogati, dice Cosmo
“Cioè, hai mai provato i nuggets vegetali o un burger senza carne? Sono deliziosi e lo sono ancora di più se ti soffermi a pensare che così riduci i gas serra”
A Dissapore siamo sempre in prima linea sull’impossible food e la beyond meat, tenendo i lettori aggiornati sulle novità e interrogandoci su cosa comporti questa scelta. Che impatti abbia. Pro e contro. Il perché e il percome, i dubbi della comunità medico-scientifica, i dubbi dei consumatori, approfondimenti su scelte alimentari vegetariane o vegane. Questo di Cosmopolitan sarebbe stato un suggerimento anche sensato, se non avessero puntato direttamente sui surrogati di burger e nuggets bensì aiutato a comprendere che ci sono – semplicemente – altri tipi di proteine disponibili in natura. Proteine di origine vegetale. Giusto un accenno più naturale.
4. Prova nuovi tipi di sushi, dice Cosmo
“Non solo tonno! Se alterni il ripieno dei tuoi uramaki, contribuisci a ridurre la pesca intensiva delle specie più gettonate. E poi: perché non provare il sushi di avocado?”
Il boom dei ristoranti di sushi e simili, alla carta o all you can eat ha qualcosa di affascinante e inquietante allo stesso tempo. Approfondirò in un pezzo dedicato magari, ma qui a sconcertare sono più cose. La prima è che il sushi – al ristorante – non è “cibo sostenibile” nemmeno se eviti tonno e salmone e scegli quello con l’avocado. La seconda, che mi ha strappato una sonora risata, è che tra tutte le alternative al pesce hanno citato proprio l’avocado: l’oro verde ambito dalla malavita latina, il frutto che sta mettendo in crisi flora e fauna colombiane talmente è richiesto nel mondo. Anche a causa di sushi&Co. Io boh.
5. Bevi tè in foglie, dice Cosmo
“Molte bustine da tè non sono compostabili (e, diciamocelo, le metti davvero nell’umido?). Compra un infusore chic e addio bustine”
Il meno peggio di tutti i consigli. Vero è che molte aziende non prestano attenzione al confezionamento, all’ambiente e alla qualità di lavorazione del tè. Peccato che le pagine di Cosmo di tutti i tempi siano piene e strapiene di consigli – anche commerciali, con nomi e brand – di tisane detox in bustina e quant’altro. Quindi ok, il tè sfuso è meno impattante del tè in bustina… ma nella dinamica d’insieme del contesto questo suggerimento ecologico fa un po’ ridere.
6. Compra dai coltivatori diretti “per un figurone su IG”, dice Cosmo
“Acquistare dai produttori locali significa ridurre le emissioni di anidride carbonica che derivano dal trasporto di cibo su lunghe tratte (e anche, beh, fare un figurone su IG“)
Anche questo consiglio ha senso: scegliere i produttori locali significa non finanziare – per quel prodotto – i costi di trasporto, magari di confezionamento e quindi di inquinamento. Ma servirebbe approfondire, non buttare li la questione anzi facendo leva sul “figurone su Instagram”. Figurone de che? Anche il chilometro zero è un argomento che ci sta molto a cuore, ed è dibattuto, controverso, insomma da affrontare con un minimo di coscienza.
7. Prepara un’insalata etica “e poi che fai, non la posti?”, dice Cosmo
Questo è un suggerimento senza ulteriore testo aggiunto. Superficiale, e che vuol dire tutto e nulla. Dopo tutto questo bendidio viene da chiedersi cosa sia l’insalata etica secondo Cosmopolitan: con spinaci surgelati, nuggets surrogati, maio veg. E avocado, suppongo.