Sapete perché i cibi amari hanno questo sapore specifico? Perché essi contengono uno o più fattori amaricanti ed essi sono in concentrazioni variabili. L’amaro lo si percepisce poi grazie alla lingua, e in particolar modo lo si rileva sul fondo di essa. Il gusto amaro non viene riconosciuto tramite il naso che invece aiuta a classificare sapori molto specifici.
E voi sapete quali sono i cibi amari? Ecco un elenco dei più conosciuti.
Di origine vegetale
Tra i vegetali che utilizziamo soprattutto in cucina, possiamo ricordare le cicorie e i radicchi, sia il bianco che rosso, ma anche l’indivia la rucola e il carciofo. Anche la frutta può essere amara, in particolar modo ricordiamo il pompelmo, il bergamotto, il chinotto, l’arancia amara.
Tra le erbe aromatiche invece possiamo citare i chiodi di garofano, il timo, la maggiorana il rosmarino e il dragoncello. Ma anche l’alloro, le bacche di mirto e ginepro, la liquirizia e l’anice lasciano un retrogusto amaro.
Tra gli estratti invece ricordiamo anche quello del tè, del cacao e del caffè oltre alle erbe sopracitate.
Di origine animale
Tra i cibi amari di origine animale annoveriamo le frattaglie, in particolar modo risultano molto amari, fegato e reni. Il fegato si consuma anche quello dei pesci e della seppia che però viene mangiato fresco sotto forma di crema.
Esistono in commercio anche diversi formaggi amari, tra di essi ricordiamo quelli erborinati come il gorgonzola e il brie.
Non commestibili
Pur rientrando nella categoria dei cibi, questi che di seguite elenchiamo si ritrovano spesso e volentieri nell’uso quotidiano, ma non sono commestibili. Le mandorle amare in prims, queste hanno grandi quantità di amigdalina che trasformandosi in un glucoside tossico può essere letale. Anche i semi delle albicocche, delle pesche delle prugne e delle ciliegie hanno questa caratteristica.
All’interno di alcuni pesci possono esserci sostanze amare, ma pericolose quindi per questo bisogna pulirli bene perché eventuali residui potrebbero alterare il sapore.