Una volta m’ha lasciato la ragazza e sono ingrassato. Questo almeno raccontavo, in realtà ingrassavo per la colazione.
Ho sempre mischiato le carte, un’altra ragazza diceva che ero tipo un cruciverba senza numeri. Col tempo son dimagrito ma la colazione è ancora dieta-free, sennò son paturnie per il resto della giornata. In assenza di impegni, scendo pigiamato colla piega storta del cuscino stampata in faccia, abrustolisco il pane, inquadro la tazza bianca che tipo compagna fedele mi aspetta dalla sera prima, e… ROCK’n ROLL!
Passo in rassegna l’attuale corredo al caffellatte solo a patto che voi, poi, facciate altrettanto, okay?
Miele Thun al castagno. Quando penso a cosa dev’esserci dentro un barattolo perché diventi un potenziale manifesto generazionale penso ai mieli di Andrea Paternoster. La generazione è quella che l’Internez ha liberato dalla dittatura del “dove abito io non si trovano”. E-Commerce, circa 1999. Oggi che Thun è (quasi) ovunque, il colore del miele al castagno m’intimidisce ogni volta: solenne, austero, scuro come pece. Prezzo: 400g. 7 euro e 20. Medaglia di bronzo del mio attuale corredo per la colazione.
Crema + 55. Occhio, non fatevi abindolare, + 55 non sta per un estremo 55% di nocciole impiegate, come erroneamente qualcuno potrebbe credere. In questa crema Guido Castagna, (ex) next big thing della cioccolateria nazionale infila il 68% di Nocciola Piemonte IGP. Sessantottopercento. La spelacchiata percentuale della Nutella è 13%, così per dire. Anche il prezzo cambia: 10,70 euro. Medaglia d’argento del mio attuale corredo per la colazione.
Confettura ai cachi fai-da-te. Cachi lavati, spezzettati, armonizzati da una mela, ridotti in purea con l’aggiunta della vaniglia e un niente di Grand Marnier. Invasettati dopo la consueta sterilizzazione, offrono una specie di pomata rinfrescante e cremosa. Per appassionati del genere. Prezzo ?
Miele al corbezzolo Giorgio Saba. Ancora intonso. Prego notare la scelta del corbezzolo, che è un fiore non il singolare di un’imprecazione. Se ne parlerà ancora. Prezzo: 250 g. 5 euro al Salone del Gusto di Torino.
Miele al corbezzolo Liccu Manias. «Nella mia famiglia fu mio nonno Licu Olla, con l’amico Nico Corongiu, a iniziare in modo pioneristico l’allevamento razionale delle api nel 1917. L’acquisto era garantito dagli artigiani di Ales che producevano il torrone locale, ma ho trovato anche lettere che testimoniano contatti con la famiglia Aldobrandini di Roma». Come capite dalle sue parole, Luigi “Licu” Manias è un personaggio incredibile, io credo veramente che parli con le api. Dal corbezzolo (fioritura solo 3 mesi all’anno), si estrae il famoso “miele amaro” sardo, raro, pregiato, denso: il miele assoluto. Nel caso la vostra colazione includa una tazza di cioccolata calda non zuccherata, aggiungete un cucchiano del miele di Licu, poi ci sentiamo per il bonifico. Prezzo: 250 g. 8 euro e 90.
Confettura alle prugne autoprodotta. Prugne a pezzi grossi e una radice di zenzero grattuggiata per aggiungere un po’ di aroma. Il resto lo sapete già. Prezzo ?
Crema spalmabile al Giaunduja Guido Gobino. Una piccola delusione nonostante quel 34% di Nocciola Piemonte IGP introdotto nella crema da Guido Gobino, prima griffe del cioccolato torinese. La partita con la +55 di Guido Castagna nemmeno si gioca, e il fatto che questa sia un po’ meno grassa francamente non mi fa né caldo né freddo. Iscritta anche lei, come la + 55 al campionato della confezioni più risolutive. Sarebbe una valida alternativa alla Nutella se non costasse 11 euro per 250 g.
I soliti sospetti sul luogo del delitto.
[Immagini: iPhone 4, effetti: CameraBag, applicazione per iPhone]