Benedetta Rossi nel ruolo di conduttrice tv è meglio della Benedetta Rossi cuoca

A un mese dal debutto di Benedetta Rossi come conduttrice televisiva (con Ricette d’Italia - Piatti in tavola, su Real Time), la nostra recensione è pronta. E positiva.

Benedetta Rossi nel ruolo di conduttrice tv è meglio della Benedetta Rossi cuoca

Tutto lo Stivale sa molto bene chi sia Benedetta Rossi e ha visto almeno una puntata di Fatto in Casa da Benedetta, programma televisivo che – tra Real Time e Food Network – è arrivato ormai alla ennesima stagione e di cui abbiamo già avuto modo di fare una critica. L’imprenditrice digitale ha sbaragliato tutti, soprattutto grazie ai contenuti di taglio più personale e casalingo che pubblica su Instagram e Youtube: tra accento marchigiano e repulsione per i gastrofighetti, ai fornelli ha più presa di Csaba dalla Zorza, di Sonia Peronaci, di Chiara Maci, e forse ha più presa persino di Antonella Clerici. Recentemente ha esordito in tv con una nuova trasmissione, ovvero Ricette d’Italia, ma per la prima volta non la vediamo cucinare: debutta come presentatrice, e la cosa ci ha incuriositi.

Sì perché nella solita veste – o meglio, nel solito grembiule col ricamo “Non so cucinare ma ci provo” – ha saputo ritagliarsi sapientemente il ruolo di vicina di casa, di zia per ogni nipote del creato, di umile confidente per massaie e appassionati di cucina casalinga. Ma come se la cava in questo nuovo ruolo? Bene o cuscì-cuscì? Sarà credibile? Regge il confronto con l’altra Benedetta (Parodi) ormai ape regina indiscussa di Real Time (entrambe con fan agguerritissimi in lotta dal 2020)?

“3,2,1 dolci in forno!” Ah no…

benedetta-rossi-presentatrice

Con questa espressione Benedetta Parodi rappresenta ormai da dieci anni Bake Off Italia, talent di cucina (o meglio, cooking show) che vede pasticceri in erba “sfidarsi” ed essere giudicati per conquistare il titolo di miglior pasticciere amatoriale d’Italia. Ed è proprio Bake Off la prima cosa che viene in mente guardando Ricette d’Italia, con la Rossi al timone: quattro cuochi amatoriali si sfidano davanti a due giudici fissi (chef Roberto Di Pinto e chef David Fiordigiglio) e un ospite che cambia ad ogni puntata (dalla Signorina Coriandoli, a Giorgio Mastrota, a Tommaso Foglia), per vedere la propria ricetta menzionata in un ricettario. Dall’ormai emblematico “3,2,1 Dolci in forno!” della Parodi si passa al sonoro “Allacciate il grembiule, via con la sfida!” di Benedè.

Se Csaba dalla Zorza, la Carla Fracci della cucina, fa “Cucina Economica” Se Csaba dalla Zorza, la Carla Fracci della cucina, fa “Cucina Economica”

A differenza di Bake Off, tuttavia, in Ricette d’Italia gli autori hanno optato per l’assenza di siparietti e tensione: è una cucinata serena e divertente, estremamente placida senza drammi né forzature. I giudici interagiscono in maniera molto spontanea così come Benedetta Rossi, che tiene le fila della conversazione e della gara come se non avesse mai fatto altro nella vita. E nella stessa estetica di sempre, scarpe da ginnastica, pantaloni e blusa, solito trucco, solita acconciatura da salone paesano in stile “Dacci un taglio” o “Colpi di testa“. Quindi, per davvero, un bel pollice in su.

Il format

benedetta-rossi-presentatrice-tv

Per quanto nelle puntate si riconoscano tratti di altri format (da Cuochi e Fiamme o Food Advisor con Simone Rugiati a Piatto Ricco con Alessandro Borghese, da L’Italia a Morsi con Chiara Maci a La cucina di Sonia con Sonia Peronaci), un’altra differenza che offre questo cooking show è che la storia e gli aneddoti legati alla ricetta sono tutti “a carico” di chi sta cucinando ovvero del concorrente in sfida. É infatti interessante e piacevole sentire un racconto con parole proprie, senza voci che suggeriscono negli auricolari, né copioni né script. Come quasi sempre, invece, accade in tv.

Il Delivery perfetto, la gara in tv sul food a domicilio: ma siete seri? Il Delivery perfetto, la gara in tv sul food a domicilio: ma siete seri?

Soprattutto, con aneddoti (anche tecnici) e descrizioni nuovi per davvero e non i soliti triti e ritriti. La puntata che personalmente mi è piaciuta di più è la prima, sulla cucina di montagna: posso dire di aver imparato parecchio, cose che nei soliti blog di ricette o altre trasmissioni a tema cibo non avevo mai incontrato.

Il “Consiglio furbo” di cui si potrebbe fare a meno

benedetta-rossi-consiglio-ricette-italia

Ho solo un appunto da fare agli autori. In tutte le puntate di Ricette d’Italia arriva il momento in cui Benedetta Rossi si sposta in un angolo del set per elargire il proprio consiglio fubbo – esattamente come accade in Fatto in casa da Benedetta. E, esattamente come dall’altra parte, questo consiglio furbo è davvero sotto tono quasi sempre. A funzionare poco non è tanto ciò che la conduttrice narra, ma proprio tutta la scena che stacca dal resto come se fosse tagliata con un’accetta. Gli stessi consigli potevano essere forniti da Benedetta durante le cucinate dei concorrenti, così tra una chiacchiera e l’altra. L’unica ragione che mi viene in mente per giustificare la scelta è che gli autori abbiano voluto mantenere familiare la Rossi, lasciando intatto il filo rosso per chi potrebbe temere cambiamenti per il nuovo ruolo di conduttrice.

4 Ristoranti con Alessandro Borghese: quinta puntata in Irpinia 4 Ristoranti con Alessandro Borghese: quinta puntata in Irpinia

Non è nemmeno questa una novità nei format di cucina italici. Ne L’Italia a Morsi Chiara Maci faceva la stessa cosa ma solamente con la propria voce narrante (“A proposito di… segnatevi questo” etc etc) e in un momento in cui lo stacco risultava naturale; in 4 Ristoranti anche Alessandro Borghese elargisce consigli o critiche, tramite un effetto che lo face apparire fuori spazio-tampo rispetto al contesto. La Rossi che annuncia di avere un consiglio da dare, e che fa due passi dai fornelli alla dispensa li accanto per parlare alla telecamera non funziona. Comune, tutto sommato, e considerato il resto del palinsesto dei due canali food più seguiti, Ricette d’Italia porta freschezza. E anche la Rossi come presentatrice.