“Carne bollita! E’ tutta carne bollita! Ve la mangiate voi, quella robaccia lì!”. Inutile cercare di contenere un incontenibile Gianfranco Vissani, che durante la puntata dell’altra sera a Porta a Porta di Bruno Vespa, in parte dedicata all’alimentazione, ha tenuto banco per quasi un’ora, zittendo con la sua colorita parlata tutti gli altri ospiti presenti.
Questa volta, a farne le spese, è stato soprattutto Dario Bressanini, il chimico alimentare più popolare del web, uno degli ospiti in studio insieme, tra gli altri, all’oncologo Frano Berrino e al conduttore radiofonico Federico Quaranta.
Tutti gli ospiti erano stati fatti accomodare, a gruppi di tre, sui confortevoli divani dello studio, e da subito si è capito che ci sarebbe stato un lato privilegiato della discussione: quello del divano che ospitava, manco a dirlo, l’esuberante chef umbro.
Lui quello a cui verrà riservata la quasi totalità del tempo dello spazio televisivo, lui quello che terrà la palla per quasi tutta la partita, riservando agli altri concorrenti un misero trenta per cento, o forse meno, dello spazio totale, suddiviso naturalmente tra tutti quanti.
La puntata verteva su temi oggi molto sentiti nel campo dell’alimentazione e, tra le altre cose, anche su come cuocere la carne.
Ed è qui che l’ira funesta dello chef Vissani si è abbattuta sul composto Bressanini –che proprio alla carne ha dedicato il suo ultimo libro–, subito dopo la visione di un filmato in cui il nostro Gianfranco Lo Cascio mostrava le meraviglie della carne cotta al barbecue.
Il video mostrava un grande pezzo di carne posto su un barbecue, regolarmente coperto, e lasciato cuocere per circa 12 ore. Dopo 12 ore, la carne era cotta, morbida e succosa nonostante il taglio poco pregiato, che costava soltanto 4 euro il chilo.
Appena finito il video, è iniziato il grazioso teatrino, che ha visto uno schifato Vissani scagliarsi contro l’incolpevole pezzo di carne, mentre Bressanini giocava il ruolo del difensore.
Sbotta infatti Vissani, appena terminato il filmato:
“Ve la mangiate voi, quella robaccia lì!” (in effetti…)
A questo punto, Bressanini, temerario, interviene:
“E’ buonissima!” (Bressanini, te la sei cercata, eh, però!)
“A me non m’interessa!”, replica Vissani, che sul barbecue –diverso dalla griglia perché coperto– aggiunge:
“Ma come, c’è un affare chiuso, un affare chiuso!”
“Sì, come un forno”, ribatte pacato Bressanini (inoppugnabile: 1 a 1)
“Ma è tutto un ciclo che va a finire sulla carne, non c’è uno sfogo… ma che dite, ma che dite? E’ carne bollita!” (Vissani passa in vantaggio?)
“No –replica Bressanini– è carne cotta a temperature controllate e si scioglie in bocca” (e te credo, dopo che è cotta dodici ore… il Bressa comunque pareggia).
Vissani a questo punto cerca di sbaragliare l’avversario buttando in campo la sua esperienza sulla cottura della carne: “Abbiamo fatto una gara gastronomica con questi barbecue. Era tutta carne bollita! Cotta, ma carne bollita!” (vantaggio di Vissani: se ha fatto pure una gara..)
“No, non è carne bollita”, cerca ancora di ribattere un Bressanini ormai prossimo alla rassegnazione (pareggio di Bressanini: l’ha già detto, è carne cotta a temperature controllate. E infatti, da qui in poi i contendenti si arroccano sulle proprie posizioni, terminando con un pari e patta).
“Scusa, ma vogliamo mettere la griglia con il barbecue?”, ribatte Vissani
“No, infatti, sono due cose diverse”, cerca ancora di replicare il chimico. Ma Vissani lo marca stretto:
“Il barbecue è chiuso, mi rimangio quello che sviluppa il carbone!! Perché non lo dite?”
“Ma è come un forno… serve per affumicare”, Bressanini insiste (Bressanini, lassa perde, che tanto non c’è verso…)
“Ma per affumicare che? Ma lasci perdere! Ma se lo mangi lei! Che dice, che dice!”, taglia corto Vissani, mentre con sguardo eloquente e sprezzante gesto di mano manda a quel paese il suo interlocutore (e poche storie!)
Che a quel punto getta la spugna, salvo poi pubblicare, sul suo profilo Facebook, il seguente post:
Cosa peraltro verissima, in quanto la maggior parte delle inquadrature e dello spazio erano state dedicate a Vissani, sempre in grado di attirare vagonate di telespettatori ansiosi di assistere all’ultima sbroccata.
Ad ogni modo, tutto è finito in gloria, con tanto di video di Angelina Jolie e prole che si sbafavano dei ragni grossi come un palmo di mano tra disgusto e risate generali, con il sanguigno chef umbro che concludeva: “ma voi gli “umbrichi” li avete mai assaggiati? In padella con la mentuccia sono buonissimi!”
A cui fa eco un pronto Federico Quaranta: “Umbrichi” perché sono lombrichi umbri?”
Forse ha ragione Bressanini: divertimento in primo piano, informazione molto sullo sfondo.