Tutti noi abbiamo attrezzi da cucina irrinunciabili. Vecchi e tramandati, scoperti o semplicemente oggetti fatti apposta per noi, per come cuciniamo e come ci muoviamo ai fornelli. Non voglio passare in rassegna tutti quelli di cui non posso fare a meno, altrimenti la lista sarebbe infinita, ma le new entry degli ultimi anni che hanno cambiato il mio modo di preparare e cucinare.
Dopo gli oggetti inutili, ecco gli imperdibili:
1. Grattugia Microplaine.
Famoso marchio americano che a partire dall’esperienza nella lavorazione del legno, si accorge che il metodo funziona anche per le grattugie da cucina. Tra i vari modelli, quelle a manico, di vario genere. Da quando ci sono loro (ne ho 4) le altre grattugie non hanno sopportato il confronto e giacciono inutilizzate in qualche angolo del cassetto.
2. Pinze.
Me le ha regalate mia madre, convinta da qualche venditore persuasivo (magari cugino di Mustafà). Le ho guardate male, ma poi non ho mai smesso di utilizzarle. Comodissime per girare gli alimenti in padella o sulla griglia. Fondamentali per le buonissime e odiate (mi annoio a cucinarle) verdure grigliate.
3. Sac à poche.
Tasca da pasticcere. Esiste lavabile o usa e getta. Io, pigra, preferisco la seconda versione. Mi piace affondare la spatolata iniziale, torcere e spremere. Fa tanto “piccolo pasticcere”. Adatta a tutto, non solo per i dolci e le decorazioni.
4. Termometro da cucina.
Ero restia e, come al solito, mi sono dovuta ricredere. Non occorre essere grandi chef o gastro fissati della domenica per godere della precisione in cottura del termometro. Ci si può buttare meglio sulle cotture a bassa temperatura in casseruola o in forno. Io per esempio ho un forno bugiardo e la temperatura indicata è spesso superiore a quella reale.
5. Cannello da cucina.
Flambo che è una meraviglia. Il rito del cannello dona all’utilizzatore onnipotenza. Dopo averlo utilizzato per caramellizzare lo zucchero sulla classica crème brûlèe, ho inventato altri utilizzi solo per poterlo impugnare e bruciacchiare a destra e sinistra. Ognuno ha le sue perversioni.
6. Spatola da cucina.
Con il manico o senza, la adoro. Quella di acciaio senza manico è utilissima quando impasto il pane. Lo stacco con agilità dalla spianatoia soprattutto quando arrivo alla fase “mano appiccicosa pasta molle” e rischio di non uscirne più. Quelle con il manico sono perfette per girare, amalgamare o per ripulire i contenitori quando si versa il dolce nella teglia da forno. Esistono di molti materiali. Bruttine ma pratiche sono quelle in silicone.
7. Coltelli Global.
Metto le monetine nel salvadanaio e ne compro uno all’anno. Siamo a 5. Per me sono i giapponesi Global. Ne ho provati altri, ma sono innamorata di questi. Il mio primo e fondamentale non lo dimenticherò mai. Quando si compra un buon coltello, si capisce che prima affettavamo con una sorta di seghetta vecchia. Lo affilo quasi ad ogni utilizzo e lui è rimasto immobile e immacolato. Regola fondamentale: mai in lavastoviglie.
8. Pelapatate di ceramica.
Ho resistito al fascino del coltello in ceramica, utile ma anche molto di moda. Quando ho visto il pelapatate in ceramica ho smesso di combattere e l’ho comprato. È fantastico, perché come i coltelli, non ossida frutta e verdura al contatto con la lama. Da quando esiste, le mie verdure o la frutta, in particolare le mele, non rischiano di abbruttirsi e diventare scure dopo 30 secondi.
Tocca a voi. I vostri attrezzi del cuore, quelli che vi hanno cambiato la vita in cucina?
[Crediti | Link: Dissapore, immagini: italiancupcakes.it, blog.sandralonginotti.it, coltelleriabinelli.it, cucinaincasa.com, ferrcasa.com, utilcasa.it, vega-direct.it, aegcoltelleria.it]