Maccome, io sapevo per informazione certa che a far lo stage da uno chef famoso prima di tutto si piange. Perché ti bruci, ti tagli, ti fai un male cane. E dopo, siccome conti solo in quanto produci, ti si tratta come un cretino, e guai ad azzardare “ma io pensavo”, subito lo chef tuona ”non devi pensare, lo faccio io per te”. Ora però incrocio la pubblicità della birra spagnola Estrella Damm e… dite voi, devo ricredermi? Feste fronte mare, gite in barca, bagni spogliati, perfino la storia dammore. E lui, Ferran Adrià, che si prende personalmente cura di te.
Sapete cosa? Voglio confrontare brandelli di vita vissuta in un vero stage con le immagini tratte dallo spot, e chiedervi ricordi di quando il tirocinio lo avete fatto voi. Perché lo avete fatto, vero, dallo chef famoso o no, per avviare una brillante carriera o solo per saperne di più. Ecco, vi immedesimate più nella pubblicità o nella vita vissuta?
PUBBLICITA’: Finito lo stage nel ristorante famoso, il giovane chef apre il suo, si chiama la Clara.
VITA VISSUTA: I pochi soldi che avevi se li è mangiati lo stage, per aprire il tuo ristorante non restano che mamme e papà. O un bel finanziamento, ma il direttore della tua banca ha da essere generoso. E se ce la fai, benvenuto nella giungla burocratica, vedi se riesci a districarti.
PUBBLICITA’: Scartabellando tra le scatole dei ricordi, spunta la foto della tirocinante carina, la tipa con la quale ti sei fatto una storia.
VITA VISSUTA: Storie durante il tirocinio al ristorante? Chiedete a Ilaria Bellantoni che sul suo stage da Carlo Cracco ci ha scritto un libro (Lo chef è un Dio). Le sole storie che si faceva le raccontava l’ex sommelier Luca Gardini, e non erano proprio divertenti. Tipo: “I russi, invece, fanno veri e propri show: mangiano, ruttano, si drogano, trombano, vomitano. E non sempre in quest’ordine”.
PUBBLICITA’: Il giovane chef appende la foto della tipa alla parete del suo nuovo ristorante.
VITA VISSUTA: Il vero giovane chef spende una fortuna per appendere alle pareti del suo locale qualcosa di degno, non le foto delle tipe.
PUBBLICITA’: Partono i ricordi dello stage, si comincia da quando il giovane chef arriva a El Bulli.
VITA VISSUTA: Per potersi permettere uno stage a El Bulli, che ti fa c.v. più di ogni altro ristorante, devi essere ammanicato, e parecchio ma parecchio in grana.
PUBBLICITA’: Gli aspiranti chef si presentano all’inizio del tirocinio, tra le tante tipe carine ce n’è una che hey, è mooolto hot!
VITA VISSUTA: Gli stage non sono casting per modelli o concorsi di bellezza, la probabilità di trovare delle tipe così è la stessa che ho io di vincere al Superenalotto. E badate: io non gioco al Superenalotto.
PUBBLICITA’: Ferran Adrià nientemeno, tiene una lezione collettiva per gli aspiranti chef.
VITA VISSUTA: Capiterà senz’altro, però bisogna arrivarci a Ferran Adrià, tutto qui.
PUBBLICITA’: Ogni occasione è buona per fare bisboccia.
VITA VISSUTA: Quando fai uno stage nel ristorante di uno chef famoso lavori dalle 8 di mattina alle 2 di notte. E se qualcuno osa proporti una festa gli dai un pugno sul muso. Come minimo.
PUBBLICITA’: “Acc! Il tappo del dosatore mi è finito nel piatto, fa niente, tanto non dice nulla nessuno”.
VITA VISSUTA: Da Ferran Adrià non ci sono concassé fatti male, o un calamaretto con il nero, o un’ostrica rovinata da un’apertura maldestra. E se per caso sbagli, s’incazzano tutti con te. Allora non ce la fai e ti viene da piangere.
PUBBLICITA’: Rilassati, abbronzati, i giovani stagisti partono per una gita in barca.
VITA VISSUTA: Dopo un po’ che sei lì, lo chef decide di farti fare il pranzo per la brigata. Ma sei talmente stanco che, per metabolizzare la nuova mansione, devi concentrarti di più. Qualcuno di voi vede scritta la parole “gita” o “barca” in questa frase?
PUBBLICITA’: Finalmente gli stagisti fanno il bagno nudi.
VITA VISSUTA: E’ così facile che ‘sta cosa capiti nella vita vissuta che… mi è passata la voglia di commentarla.
PUBBLICITA’: Zac, beccata! La tipa non sa resistere al fascino del giovane chef, lo bacia e manda messaggi d’amore.
VITA VISSUTA: “Porca vacca”, dice lo chef allo stagista: “secondo te uno che spende quanto spendono quelli là fuori vuole vedere uno che piange? Girati dall’altra parte e fai uscire quei cazzo di risotti!” Messaggi d’amore, dicevamo.
PUBBLICITA’: Il giovane chef si cuoce due uova, diciamo che la cucina estrosa del Bulli non l’ha granché contagiato.
VITA VISSUTA: Lo chef ti ha appena detto che così non si può continuare, veramente, sei nella sua cucina da mesi e ancora non riesci a inserire le uova nella linea. E le uova, te lo giuro, sono l’ultima cosa che ti vuoi cucinare.
PUBBLICITA’: Toh! Ferran Adrià passa lì per caso e ti fa: “hey ragazzo, posso assaggiare le tue uova”?
VITA VISSUTA: No comment.
PUBBLICITA’: Mmm… che buone! Al grande chef bastano due uova al padellino per intuire che di fronte, ha nientemeno che il suo erede.
VITA VISSUTA: Mavvaff…!
PUBBLICITA’: Ferran Adrià ti prende da parte e sciorina consigli sul tuo nuovo ristorante. Magari prende anche informazioni sulla possibilità di fare società con te.
VITA VISSUTA: Finito lo stage, non sai ancora se lo chef famoso ti terrà con lui. Mentre lavi il pavimento e accendi le spie della stufa finalmente ti chiama: “Hem… coso!
PUBBLICITA’: Basta ricordi, si torna al presente che è il nuovo ristorante La Clara. Ed ecco materializzarsi la tipa super hot beccata allo stage.
VITA VISSUTA: Stavo giusto affrontando il problema del personale.
Ecco la pubblicità.
[Crediti | Link: Dissapore, YouTube, via Lisa Abend]