In collaborazione con Accademia Italiana Chef
Sicuramente Cracco sarebbe diventato il grande chef che è (la Guida Michelin direbbe “che è stato”) anche se nel 1986 non fosse andato a imparare il mestiere nel ristorante milanese di Gualtiero Marchesi.
Ma per noi dotati di ordinari talenti le cose vanno diversamente, da sola la passione non basta. Quante volte la maionese è impazzita, o il sufflé si è seduto oltre l’umanamente tollerabile, nonostante tutta l’attenzione che ci abbiamo messo?
Niente da fare: servono delle basi solide, che può dare soltanto una buona scuola di cucina. Un luogo ideale e affascinante: una grande invenzione se diventa un’occasione per parlare senza sosta di cibo, con persone interessate tanto quanto noi, da cui si può imparare molto.
Lo abbiamo visto succedere all’Accademia Italiana Chef, scuola di cucina professionale e palestra di formazione per futuri chef, i nuovi supereroi insomma, dove si modella il talento di studenti pieni di speranze, che si trasformano nei primi testimonial della bontà dei corsi di cucina.
L’obiettivo è mirato: scongiurare il pericolo che l’uscita coincida con il disincanto.
Grazie alle convenzioni con oltre 2400 ristoranti italiani, dall’Osteria Francescana di Modena a quello di Cracco, dalla piccola pasticceria a Knam o Sal De Riso, alle numerose esperienze pratiche con la presenza dei professionisti della ristorazione, alternate ai corsi di cucina da cuoco, pasticciere e pizzaiolo professionista, non c’è rischio che il passaggio dal rassicurante grembo scolastico alla rude cucina dei locali sia fonte di frustrazione.
Lo diciamo per esperienza vissuta. Prendete in considerazione i corsi dell’Accademia Italiana Chef se i momenti passati lontano dai fornelli vi sembrano vuoti, privi di senso, e col tempo capite che esiste una sola soluzione: dovete diventare dei professionisti.
Al termine del vostro percorso didattico, muovendovi veloci e sicuri in cucina, ripenserete con tenerezza alla velocità da tartaruga sul tapis rulant che avevate quando vi siete iscritti ai corsi di cucina dell’Accademia Italiana Chef.
[Corsi di cucina: 3 cose veramente utili che mi hanno insegnato in mezzo a tanta fuffa]
Allora capirete l’importanza di percorrere accanto a dei veri professionisti l’ultimo miglio, quello che ha trasformato la vostra passione in un vero lavoro.
Perché il cuoco fa un lavoro bellissimo, perché il cuoco esprime la sua creatività, perché il cuoco, detto tra noi, rimorchia pure parecchio.