6 errori che rovinano i cucchiai di legno

Che belli, i cucchiai di legno in cucina: così retro, familiari, rustici, ma tanto delicati. Se i vostri sono rovinati è perché fate questi 6 errori.

6 errori che rovinano i cucchiai di legno

I cucchiai di legno sono un simbolo: parlano di generazioni passate, di cucine rustiche, di focolare domestico. Se trattati bene possono resistere davvero a lungo, persino decadi, come fossero nuovi (o quasi). Perché, quindi, molto spesso notiamo che si sfaldano, che si coprono di muffa o che emanano cattivo odore? Il motivo è che commettiamo 6 errori rovinosi ogni volta che prepariamo i piatti più gettonati per cena.

Lo so che sono intercambiabili e che non costano molto, ma vale la pena approfondire l’argomento perché esistono anche dei cucchiai di legno di qualità altissima e sarebbe davvero un peccato accorciare stupidamente la loro vita: non si surriscaldano, non si sciolgono, non reagiscono male a cibi acidi come il pomodoro, non rigano le padelle antiaderenti.

Lasciarli in ammollo

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Possiamo lasciare in ammollo anche a lungo i cucchiai di metallo, plastica o silicone, ma mai e poi mai quelli il legno. Il legno assorbe e, una volta assorbita troppa acqua, potrebbe rovinarsi irrimediabilmente.

Lavarli in lavastoviglie

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Un lavaggio in lavastoviglie, che può arrivare fino a 70°C e per 2-3 ore sarebbe ugualmente una scelta sbagliata: la prima volta vi va bene, la seconda magari anche, ma assicuro che la terza e la quarta volta che laverete in lavastoviglie il cucchiaio di legno comincerete a notare sentori di sapone, umidità insistente e piccole schegge.

Come fare?

Semplicemente, lavate a mano con spugnetta e poco sapone il vostro cucchiaio, nel più breve tempo possibile e senza aspettare che il cibo si secchi o incrosti sopra di esso.

Lasciare che si asciughino all’aria

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Una volta lavati come indicato, asciugate per bene l’utensile: potete usare un panno di cotone oppure della carta assorbente. Cercate di eliminare più acqua possibile e non cedete all’impulso di lasciarli un po’ all’aria per farli asciugare così: solo metà dell’acqua evaporerà, l’altra sarà assorbita dal legno!

Saltare il “trattamento di bellezza” mensile

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Come fanno certi cucchiai di legno che hanno magari 20-30-50 anni (così come certi mattarelli) a essere ancora belli lucidi e sani? molto probabilmente, oltre a evitare tutti gli errori di cui sto parlando, una volta al mese questi cucchiai stupendi sono stati anche impomatati con un velo di olio di oliva o di burro. Se si prende questa abitudine una volta al mese, i cucchiai di legno dureranno di più: questo trattamento li nutre, e soprattutto crea uno strato anti-umidità.

Usarne uno solo per dolci e salati

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Ci si bada sempre poco, ma spesso si usa uno stesso cucchiaio sia per pietanze salate sia per preparazioni dolci. Cosa succede, alla lunga? Che il cucchiaio assorbe entrambe le tipologie di aromi e ogni volta diventerà sempre più difficile pulirli per bene… quindi, si tenderebbe a metterli in lavastoviglie o a lasciarli in ammollo. Dedicatene invece uno solo per il salato e uno solo per il dolce: vi aiuterà a non accanirvi nel momento di pulirli!

Scelta sbagliata a monte: un legno inadatto

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Questo è un errore da non fare a monte, ovvero al momento dell’acquisto di un cucchiaio di legno: non prendetene uno a caso ma soffermatevi a valutare il legno con cui è fatto – e la differenza è enorme tra un legno e l’altro. I legni migliori in assoluto? Eccoli:

  • teak: leggero e robusto, utilizzato anche nei mobili da esterno;
  • faggio;
  • quercia