Col Natale arriva puntuale la spremitura delle meningi per i regali da piazzare ad amici e parenti. In libreria è stato un anno fitto di uscite, come sempre, con gli ultimi due mesi sugli scudi in vista delle spese natalizie.
Ma se conoscere i gusti del destinatario è basilare, altrettanto lo è sapere cosa non acquistare per evitare facce imbarazzate al momento dello scarto (con la successiva richiesta dello scontrino per effettuare il cambio) e, perché no, per investire meglio gli oboli con un adeguato risparmio.
Prendete appunti.
10 – PHILIPPE LÉVEILLÉ – La mia vita al burro
Lo stellato chef giramondo mette nero su bianco la sua storia con uno stile narrativo facile facile. Il burro sventolato in copertina è solo una lunga (e in parte noiosa) appendice finale, così come dispensabili sono le ricette piazzate a inizio di ogni capitolo.
Dovrebbe essere un gastro-romanzo avvincente ma le peripezie del buon Philippe sono meno interessanti delle sue intuizioni ai fornelli. Superbo l’aneddoto dell’incontro con Angelina Jolie e Brad Pitt in cui non succede praticamente nulla.
Wannabe Bourdain.
Risparmio: 16 €
9 – CARLO CRACCO – In principio era l’anguria salata. Viaggio al centro del gusto
Come un nouvel Brillat-Savarin, il bruto-ma-bello dei giudici di Masterchef si lancia in un saggetto sotto mentite spoglie che non ci dice nulla di nuovo.
Un excursus tra i 4 gusti fondamentali (per l’umami solo menzion d’onore), il capitolo sull’Assaggio da 77 estenuanti pagine a cui seguono la ripartizione dei ruoli in una cucina, cos’è uno chef a differenza di un cuoco amatoriale in una sequenza di auliche riflessioni affrontate con uno stile narrativo da sussidiario.
Il titolo, però, è formidabile (e non scherzo).
Risparmio: 16,90 €
8 – ILARIA MAZZAROTTA – Food jar
Un tempo era il frigo portatile per i pic-nic o la “schiscetta” per l’ufficio, ora basta infilare tutto nel barattolo di vetro e via col vento.
In verità oltre all’escamotage del contenitore da riempire con normalissimo hummus o tzatziki o le eccentriche orecchiette con cime di rapa, l’opera non offre le “tante idee per piatti originali” promesse in copertina.
Si può fare di più.
Risparmio: 14,90 €
7 – MARCO BIANCHI – La mia cucina italiana
Non vorrei riaccendere l’incendio seguito alla faccenda burro-non-burro del ricettario salutista di Marco Bianchi, ma so che succederà.
Quando ci narra la caponatina di melanzane siciliana, il buon Marco si ribella e non rimane inerte di fronte a cotanto unto, astenendosi dal friggere la Solanum melongena e mettendola in forno: scelta nobile per la salvaguardia della linea, ma in Sicilia ci insegnano sin da bambini che questa cosa non si fa.
Tra un brasato al Barolo col seitan e una Sbrisolona senza strutto e tuorli, il ricettario è zeppo di piatti con un nome-gancio, ma che sono invero un’altra cosa.
Un po’ come i salumi vegani: non sono salumi.
Risparmio: 20 €
6 – MEKO MORE, Ricette afrodisiache
Il Kamasutra definitivo del cibo, siete avvertiti.
Un ricettario dai risvolti vasodilatatori garantiti, una volta preparate queste ricette vi salterete addosso a vicenda, in un tripudio orgiastico di piatti che vi cambieranno l’esistenza, come la panna cotta alle fragole o gli spaghetti aglio, olio e peperoncino (sì, proprio così).
Ma sappiate che al Sushi Sbagliato è sempre bene preferire un Negroni, che accende la passione con più efficacia.
Risparmio: 9,90 €
5 – JAMIE OLIVER, Comfort food
La cucina del buonumore come una playlist di Spotify.
Il comfort food dell’onnipresente Jamie è un viaggio tra ricette trite e ritrite come il panino con l’hamburger, il filetto alla Wellington e il pollo alla Kiev.
Un mix di cucina italiana, inglese ed europea, sudamericana e indiana e marziana che, più che fusion, è un’inintelligibile Babele. Come sempre.
Risparmio: 34 €
4 – PAOLA MAUGERI – Alla salute! 109 succhi, smoothies e sfizi made in Las Vegans
Paola Maugeri riapre il Casinò della depurazione e del salutismo a Las Vegans (lo dico: gioco di parole tristissimo).
L’incipit è una spossante dissertazione medico-filosofica sul come mangiamo, cibi crudi vs cotti, come facciamo la spesa, che desta lo stesso interesse di un documentario sui rituali di corteggiamento dei bradipi.
Succhi e smoothies sono ordinari, e se i puristi si indignano perché Oldani usa il burro nel pesto alla genovese, cosa diranno della versione vegan con té di miso e lievito alimentare?
Risparmio: 20 €
3 – BENEDETTA PARODI – Ricette in famiglia
Il “nuovo” ricettario di Benedetta è uno spaccato di vita familiare pulito e felice come un vecchio spot Mulino Bianco.
I piatti sono i soliti, con Estro & Creatività in mesto esilio all’Isola di Elba mentre la Parodi serve una cheesecake ai suoi pargoli giubilanti.
Sì, è più un book fotografico che altro. Che v’aspettavate?
Risparmio: 19,90 €
2 – LUISANNA MESSERI – 111 Ricette italiane che devi saper cucinare
Ricettario “for pre-dummies” adatto a chi non ha mai cucinato una lasagna al forno, una carbonara, una cacio e pepe, le polpette, le cotolette. C’è persino la ricetta della bistecca alla brace, la sagra del luogo comune dall’acciuga allo zuccotto.
Ok l’ABC, ma neanche l’analfabetismo.
Risparmio: 14,95 €
1 – PARIMERITO – ANTONELLA CLERICI, L’Almanacco di Antonella – e – SUOR GERMANA, L’agenda casa di Suor Germana
Ho mentito, i libri sono 11 ma questi due son quasi gemelli.
L’Antonella Nazionale sfodera l’almanacco che all’interno mi ricorda il diario di Sailor Moon che comprò mia sorella in quinta elementare: mezza pagina a righe bianche, il resto è monopolio di colori sgargianti e riquadri con ricette ovvie e consigli per il benessere e la casa con titoletti-capolavoro come “Vade Retro Herpes” che stimolano l’appetito.
La suora spignattante più famosa d’Italia torna puntuale con la sua agendina, anch’essa con mezza pagina vuota ma dai toni più casti e sacerdotali, tutto in bianco e nero e nessun Vade Retro a zonzo.
Entrambi i tomi condividono una qualità della carta aberrante e non li regalerei neanche a mia zia.
Risparmio: 14,90 € + 7,90 €
[Crediti | Link: Dissapore, Amazon, La Feltrinelli, Mondadori, Gribaudo, Rizzoli, Giunti]