Gli americani se non facessero le cose in grande non sarebbero americani. Logico che l’auto per consegnare la pizza con il forno dentro, una Chevrolet Spark che la catena di pizzerie Domino’s ha sottoposto a robuste modifiche per consentire agli autisti di sfornare le pizze ancora calde, sia un’invenzione loro. Invece noi italiani, gente semplice ma d’ingegno, ci siamo inventati il forno-bici.
E lo abbiamo portato, com’è ovvio che sia, in Danimarca, precisamente a Copenhagen, Eden dei ciclisti europei con il 18% degli spostamenti che avviene su due ruote. L’ingegnoso cuoco-pedalatore capace di tanto si chiama Michele Lucarelli, 35 anni, nato e cresciuto a San Costanzo, in provincia di Pesaro, che l’amore ha portato lontano, fino alla capitale danese.
Il suo progetto si chiama bike and bake, pedala e inforna, inaugurato ieri in Radhuspladesn, la piazza del municipio di Copenhagen. D’accordo, va bene il sogno dell’italiano acuto e industrioso che trova fortuna all’estero, ma cerchiamo di essere pratici, in cosa consiste questo forno-bici?
In un vero forno a legna, come vuole la più verace delle tradizioni, posizionato sopra una bicicletta insieme a un frigo per conservare la materia prima delle pizze, alimentato elettricamente con una batteria analoga a quelle delle auto.
Non basta, con un piccolo capolavoro di architettura street food, Lucarelli ha sistemato accanto al forno anche una serie di scomparti per contenere gli ingredienti necessari e per preparare al meglio la pizza.
Una vera pizzeria itinerante, ecosostenibile perché a pedali, che pesa 320 chili, 4 quintali tondi quando a bordo c’è anche il pizzaiolo.
Curiosi di sapere in che modo l’intraprendente Lucarelli è riuscito a realizzare il suo progetto?
Esatto, grazie all’inevitabile campagna di crowfounding ha raccolto i primi 3.000 euro, dopo aver cercato online informazioni su come organizzare un laboratorio e un forno per pizza trasportabile a colpi di pedali, poi si è rivolto a un’azienda siciliana che realizza forni e a un designer danese che è riuscito a combinare i vari aspetti tecnici.
Ieri a Copenhagen, l’inventore, imprenditore nonché eco-pizzaiolo ha ricevuto dal vice-sindaco di San Costanzo un attestato di benemerenza civica per la diffusione delle specialità locali. In particolare della antica e gloriosa crescia d’la Stacciola, vanto del comune nel pesarese, molto diffuso tra Marche e Umbria.
[Crediti | Link: Il Resto del Carlino, Dissapore; Foto: profilo Facebook di Bike’n’Bake]