Ormai è certamente chiaro a tutti che Massimo Bottura non è certo il tipo da dormire sui (recenti) allori.
Dopo l’esperienza del primo Refettorio Ambrosiano, passando poi per Gastromotiva, il refettorio aperto nell’ambito delle Olimpiadi di Rio de Janeiro che utilizzava le eccedenze alimentari per sfamare i bisognosi della città, e il progetto futuro del Refettorio di New York, insieme a Robert De Niro, il cuoco migliore del mondo ha appena portato a termine un’altra iniziativa a favore dei più poveri, in un fiorire di attività che gli è valsa la produzione di un film documentario incentrato proprio sulle innumerevoli iniziative benefiche.
Infatti da stasera, 5 dicembre, ogni lunedì e per un periodo di 14 settimane totali, alcuni tra i maggiori chef nazionali, tra cui l’instancabile Bottura, offriranno 60 pasti ai bisognosi di Modena, che si ritroveranno alla mensa della Ghirlanda per poter gustare un pasto gratuito cucinato dalle mani di cuochi professionisti, nel confortevole spazio dell’ex cappella Bentivoglio, restaurata per l’occasione con tavoli chiari, punti luce e murales dello street-artist Paz.
La nuova iniziativa chiamata Socialtables@Ghirlandina, anche se sarà per tutti il Refettorio di Modena, è gestita come le altre iniziative umanitarie di Bottura tramite la sua organizzazione no profit Food for Soul.
Lo chef si avvarrà della collaborazione di cuochi professionisti, in questo caso appartenenti all’associazione Modena a Tavola, che per cucinare i 60 pasti offerti ogni lunedì impiegheranno le eccedenze alimentari provenienti dai ristoranti della città e dai banchi del famoso Mercato Albinelli, unendo così l’obiettivo di contrastare lo spreco alimentare –tema a cui si è ora moltosensibili in tutto il mondo– alla doverosa attenzione verso i più deboli e disagiati.
Il cibo verrà cucinato secondo ricette della tradizione locale, e quindi con prevalenza di preparazioni cosiddette “di terra”.
Per ora, gli appuntamenti previsti al self service Ghirlandina, in Via Leodoino Vescovo – 9, sono 14, anche se pare che che le cene di beneficenza potrebbero prolungarsi oltre la durata prevista.
A inaugurare l’iniziativa lo chef Luca Marchini del ristorante “L’erba del Re” (5 dicembre), nonché presidente del Consorzio Modena a Tavola; si proseguirà con Carlo Gozzi del ristorante “L’incontro” (12 dicembre) e Fabio Trolio della trattoria “La Busa” (19 dicembre).
Il giorno di Santo Stefano toccherà a Gianluca Soncini della “Trattoria del Campazzo” (26 dicembre), poi Cristian Facchini dell’“Osteria Emilia” (2 gennaio 2017), Stefano Corghi del “Il luppolo e l’uva” (9 gennaio), Frank Cerrato dei “I girasoli” (16 gennaio), Massimiliano Sereni della “Locanda Corte di Albareto” di Gaiato (23 gennaio), Marco Messori “Osteria della Cavazzona” (30 gennaio). E ancora, un appuntamento settimanale fino al 6 marzo.
Oltre che dallo chef modenese il progetto è stato voluto dalla Fondazione Auxilium, la Diocesi, il Comune di Modena, il mercato Albinelli e la Menu srl.
Massimo Bottura sarà anche testimonial di Antoniano onlus nella terza puntata dello Zecchino d’Oro, trasmesso sabato prossimo alle 16.45 su Rai1 dall’Antoniano di Bologna. La partecipazione di Bottura serve a sostenere il progetto Operazione Pane, una raccolta fondi per mense e servizi di accoglienza francescani in Italia destinati a chi vive in povertà.
[Crediti | Modena Today]