Secondo la Gazzetta di Modena, di solito ben informata sulle faccende di Massimo Bottura, il proprietario dell’Osteria Francescana –ristorante migliore del mondo nel 2016– avrebbe acquistato un imponente villa circondata da diversi ettari di terreno a pochi minuti da Modena per farci “un bed & breakfast di lusso o un resort“.
Le serie tv, gli eventi, la laurea honoris causa in direzione aziendale i Refettori, grazie a cui si sono sfamati e si sfamano tuttora migliaia di bisognosi e senza tetto in giro per il mondo, a Milano, Rio, Londra e ora anche negli Stati Uniti, non bastano a Massimo Bottura, il suo estro creativo non sembra volersi concedere una pausa.
L’edificio acquistato da un’importante famiglia modenese si trova a San Damaso, tra le località di Fossalta e San Donnino, a pochi minuti dal casello dell’autostrada. Un bel rifugio immerso nel verde, lontano dal clamore della città e vicino all’antica acetaia Fabbi, che produce il noto aceto balsamico di Modena.
Ma quali sono i progetti di Bottura? Un resort, un altro ristorante, un bed & breakfast di lusso o che altro?
Con la Gazzetta di Modena Bottura è stato vago, spiegando che “è ancora presto e non c’è ancora un’idea chiara. L’area (molto verde, con un bel bosco e un lungo vialone che dal cancello immette nella residenza vera e propria, n.d.r.) era abbandonata da tempo e occorrerà attendere gli sviluppi. Per ora c’è solo da disboscare”.
Non ci si poteva immaginare una risposta diversa dallo chef che più volte ha affermato la necessità di “lasciar aperta la porta all’inaspettato”. Lui, quell’inaspettato, ha dimostrato di saperlo maneggiare perfettamente, e di sicuro l’imponente fabbricato verrà utilizzato da Bottura nel migliore dei modi.
Non è neanche escluso che un giorno, all’interno della proprietà possano atterrare gli elicotteri di facoltosi ospiti dell’Osteria Francescana, che si trova nel centro storico di Modena, come già avviene in un altro ristorante italiano tre stelle Michelin, Dal Pescatore della famiglia Santini.
Volete un’altra ipotesi credibile? Pensate al progetto di fattoria urbana del nuovo Noma di René Redzepi, sempre a Copenhagen come la versione precedente di un altro ex ristorante migliore del mondo. Ovviamente in uno stile più consono a Bottura al Made in Italy e al posto in cui si trova la proprietà.
Non resta che aspettare, e vedere quali meraviglie lo chef modenese sarà capace di tirare fuori dal suo cappello magico.
[Crediti | Link e immagini: Gazzetta di Modena]