Poco meno di un anno fa, il 30 novembre 2017, lo chef italo-olandese Eugenio Boer se ne andava, non senza polemiche abbondanti e risposte lasciate in sospeso, dal ristorante Essenza di Milano, pochi giorni dopo aver ricevuto la prima stella Michelin.
Accompagnato alla porta dalla proprietà –mormoravano i più– intenzionata ad affidare la cucina del locale a uno chef meno concettuale di Boer. Macché –precisavano altri– lo chef se ne va perché vuole cambiare aria, stella o non stella.
Qualunque fosse la spiegazione, quella specie di fuga a pochi giorni dal riconoscimento della guida Michelin era stata parecchio chiacchierata.
[Via Eugenio Boer da Essenza Milano, ristorante stellato da 15 giorni]
Ora però Boer è pronto a ripartire. Dopo una stage da Alain Ducasse sarà chef e proprietario di Bu:r, trascrizione fonetica del suo cognome olandese (Boer si pronuncia “buur, con la u allungata).
Ristorante da 30 coperti in zona corso Italia, precisamente in Via Mercalli, “senza una carta e nemmeno i piatti” ha detto lo chef ad Alessandra Dal Monte del Corriere: “Faremo scegliere al cliente se mangiare due pietanze (65 euro), tre (90 euro) o cinque (120 euro).
Apertura a breve, quando i lavori verranno completati. Aspettando, magari, una nuova stella Michelin.
[Crediti | Corriere Cucina, immagine: Ambiente Cucina]