Siamo tornati da Cracco in Galleria per provare l’ebbrezza di saziarci nella signorile comodità del nuovo dehors con la pizza di Carlo Cracco (via, si scherza, era un gin tonic).
Ma verificato di nuovo il coinvolgimento totale dello chef barbuto (e non) più famoso d’Italia nel suo nuovo locale, con caffetteria bistrot al piano, cantina fascinosa al -1 e raffinato ristorante al +1, oltre alla sala eventi del secondo piano, un paio di domande ci sono nate spontanee, come si dice.
[Cracco in Galleria: il ristorante, non la pizza]
Assorbito com’è da Cracco in Galleria e dai suoi altri locali milanesi, Carlo Cracco troverà mai il tempo per tornare in tivù?
Oppure oltre alla cucina di MasterChef –abbandonata nel 2017– ha lasciato per sempre il ruolo di re dei giudici del noto talent culinario?
Trovate la risposta a questa e all’altra domanda —com’è cambiata la tua giornata tipo dopo l’apertura di Cracco in Galleria?— nel nostro video sui primi 50 giorni del nuovo locale milanese di Cracco.
Qualcosa possiamo anticiparvi anche qui.
[Abbiamo mangiato la pizza di Cracco (che ringrazia tutti per la pubblicità gratis)]
Cracco in Galleria, Carlo e Camilla in Segheria e Garage Italia, oltre ai progetti che verranno, assorbono e continueranno a farlo a lungo, tutto l’impegno di Cracco.
La giornata tipo di Carlo Cracco è cambiata parecchio, e dal primo mattino –“spesso sono al caffè già alle 8”– fino al servizio più importante del ristorante, quello della cena, “il momento della giornata che preferisco, quando trovo finalmente il tempo per il rapporto diretto con i clienti”, Cracco in Galleria è la sua vera casa.
Altro che la mia cucina, il mio living…