Gli chef e Instagram: non è che forse stiamo creando dei nuovi mostri? Se basta una visita di Chiara Ferragni agli Uffizi per far immediatamente segnare un leggendario +27% di prenotazioni, forse il potere di Instagram non è proprio da sottovalutare. Che poi, probabilmente, se lo fate è solo perché siete – anagraficamente o mentalmente – dei boomeroni. Chi altri potrebbe dubitare di un mezzo di comunicazione capace di riunire così tanti giovani (per molti versi i reali detentori del potere d’acquisto) intorno a figure così influenti (tanto per dire, Chiara Ferragni e Fedez insieme hanno un seguito pari agli abitanti della Spagna)? Neanche la tv potè tanto, probabilmente, e fu così che gli chef, almeno quelli più intelligenti, sono passati proprio dagli schermi televisivi ai quadratoni fotografici e alle stories su Instagram. Scopriamo dunque quali sono i più influenti sul social più cool in circolazione.
Gordon Ramsay – 13,7 milioni
Si è ormai trasformata in un cartoon l’immagine del profilo di Gordon Ramsay, e questo fa probabilmente presagire nuovi sviluppi intorno al suo personaggio, che da sempre alza l’asticella della popolarità dei cuochi di tutto il mondo. Difficile – se non impossibile – raggiungerlo.
Antonio Cannavacciuolo – 2,9 milioni
Se c’è uno chef televisivo che può affrontare la popolarità di Gordon Ramsay, quello è probabilmente Antonino Cannavacciuolo. Stiamo esagerando, ma di certo siamo di fronte al più celebre degli chef italiani, che ha conquistato il pubblico con un mix di simpatia, famiglia, cucina pop e pacche sulle spalle.
Cédric Grolet – 2,4 milioni
Il bel pastry chef de Le Meurice a Parigi tiene incollato ai social il pubblico di tutto il mondo grazie alle sue dolci creazioni. Non male.
Alessandro Borghese – 1,9 milioni
Restiamo nell’ambito dei fuoriclasse della popolarità in cucina: impossibile non citare Alessandro Borghese e la sua capacità di ribaltare il risultato.
Massimo Bottura – 1,5 milioni
Il super chef italiano per eccellenza può vantare un seguito mica male di 1,5 milioni di follower, a cui periodicamente presenta i giovani membri del suo staff sparsi per il mondo, protagonisti delle sue stories. L’account di Massimo Bottura, durante la pandemia, si è anche trasformato in un simpatico format d’intrattenimento culinario super chic.
Bruno Barbieri – 1,2 milioni
Il buon Bruno si difende, mostrando ancora una volta che abbandonare la cucina per la carriera televisiva non è poi stata una cattiva scelta. Sul suo profilo si trovano ricette, viaggi, promo: tutto sempre senza alcun dettaglio lasciato al caso.
David Munoz – 1,3 milioni
Il geniale chef del DiverXo di Madrid, con la sua aria punk e il suo stile alternativo, ha costruito un bel pubblico al suo seguito, fatto di gourmet ma anche di curiosi che vogliono saperne di più sulla sua storia con la modella e attrice spagnola Cristina Pedroche.
René Redzepi – 1 milione
1 milione di follower per il guru del Noma, che su Instagram presenta le creazioni dei suoi menu e le diverse fasi di lavorazione.
Iginio Massari – 960.000
O è un genio del male, o ha un team social da urlo, Iginio Massari, che pur non avendo esattamente l’età giusta per Instagram pubblica costantemente video super simpatici dove spiega le sue ricette: una mossa che gli vale un seguito di quasi un milione di follower.
Carlo Cracco – 850.000
Si ferma sotto il milione colui che ha iniziato la trasformazione degli chef in sex symbol e volti della tv generalista. Carlo Cracco evidentemente non è uomo da social, e in effetti il suo profilo pecca un po’ di spontaneità.