È morto poco prima delle due di venerdì, in sella al suo scooter, di ritorno da Vinòforum, l’appuntamento gastronomico di cui era stato un protagonista.
Alessandro Narducci, 29 anni, chef e socio del ristorante L’Aquolina di Roma insieme con i fratelli Troiani, protagonisti della ristorazione capitolina, era considerato una promessa della cucina italiana.
Insieme ad Alessandro è morta Giulia Puleio, 25 anni, giovane aiutante di sala del ristorante romano traslocato un anno fa dalla collina Fleming a via del Vantaggio. Giulia era con lui sullo scooter la notte dell’impatto con una Mercedes Classe A guidata da un uomo di 30 anni italiano, ricoverato in codice rosso al Gemelli.
Narducci aveva alle spalle notevoli esperienze, come quella al ristorante Social, inviato negli Emirati arabi da Heinz Beck, lo chef de La Pergola. Giovedì aveva ricevuto le Due Forchette nella guida 2019 del Gambero Rosso, da aggiungere alla stella Michelin di due anni fa.
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Nonostante la giovane età, lo chef romano aveva un’idea ben chiara del suo percorso e della tipo di ristorazione che intendeva perseguire: ad esempio aveva eliminato la distinzione tra antipasti, primi e secondi per dare a tutti i piatti la stessa dignità, e per permettere agli stranieri di considerare anche i piatti di pasta, estranei alla loro cultura, come dei main courses, dei piatti principali.
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Ora le idee, l’entusiasmo e questo grande talento sono volati via su un lungoTevere romano, a causa di uno schianto contro una Mercedes causato anche, ha appena scritto Aldo Cazzullo sul sito del Corriere della Sera, dalle condizioni delle strade romane, della mancanza di manutenzione e dai nostri stessi comportamenti, dalla considerazione allegra di regole e divieti stradali.
[Crediti | Identità Golose, Corriere della Sera]