Carlo Cracco: continuo a cucinare il piccione

Carlo Cracco non intende smettere di cucinare il piccione per far contenti vegani e animalisti. Lo cucino da 35 anni e continuerò a farlo

Carlo Cracco: continuo a cucinare il piccione

Chiude Masterchef 5 e pochi sono d’accordo con il verdetto finale: ha vinto Erica Liverani, mamma single e (ex) fisioterapista trentenne.

Meno di tutti Il Foglio, che in un divertente commento da leggere d’un fiato ha scritto: I giudici hanno deciso di fare come Byron Moreno, che andò contro l’ordine naturale delle cose per portare alla gloria la Corea ai Mondiali del 2002. Ecco, Erica è come la Corea. Ha vinto e non si sa perché.

Ieri mattina si è svolta la conferenza stampa finale di Masterchef 5, e tra record di ascolti (con una media di 2milioni e 250mila spettatori a puntata) e risposte imbarazzate sugli autospoiler di Sky, non si sa quanto autentici e quanto costruiti con la compiacenza di qualche sito, Carlo Cracco è tornato a parlare della sua personale querelle con animalisti e vegani.  

Denunciato da un’associazione animalista per aver cucinato un piccione durante un episodio di Masterchef 5, lo chef veneto, dopo che una quindicina di persone, autodefinitesi “vegani”, ha manifestato davanti al suo ristorante di Milano, al grido di “Cracco è un assassino perché cucina animali”, ha risposto con il solito piglio.    

Cucino il piccione da 25 anni e certo non smetterò di farlo ora perché lo dicono gli animalisti. Tra l’altro sono pure vegano: non tocco alimenti animali per tre giorni la settimana. Siamo in democrazia, ognuno fa quello che vuole nella vita, e io faccio quello che voglio, del resto gli animali si cucinano da qualche migliaio di anni“.

Ma sul tema la battuta più sarcastica è arrivata, al solito da Joe Bastianich fa da sponda al collega giudice soffermandosi sulla differenza tra piccioni selvatici e di allevamento:

“Rilevo una tendenza nella cucina contemporanea, quella di cucinare animali a rischio: tra i gabbiani che defecano sulla barca di Antonino Cannavacciuolo e gli scoiattoli nella soffitta di Bruno Barbieri, possono venir duori piatti eccezionali”.

[Crediti | Link: Corriere.it, Il Foglio, Dissapore. immagine: Andrea Negro]