C’è anche chi ha titolato: “Assalto al ristorante di Cracco: attimi di terrore per lo chef di Masterchef“, così, tanto per non enfatizzare.
In realtà, un gruppetto composto da una quindicina di persone, autodefinitesi “vegani“, tutti vestiti di nero, ha manifestato a Milano davanti al ristorante di Carlo Cracco attorno alle 21.30 di ieri gridando: “Questo è un ristorante di m…a, Cracco è un assassino perché cucina animali“.
Il blitz è durato circa un quarto d’ora, senza che nessuno dei clienti si accorgesse di nulla. Soltanto uno dei “vegani” è entrato nel ristorante con la scusa di prenotare un tavolo, mentre gli altri sono rimasti fuori.
L’addetto all’accoglienza del ristorante ha prontamente chiesto l’intervento del 112, ma quando gli agenti sono arrivati in via Victor Hugo i manifestanti che per 15 minuti avevano riempito Cracco di epiteti si erano già dispersi per la strade laterali.
Il personale accanimento dei vegani nei confronti del popolare chef veneto è iniziato settimana scorsa, con la denuncia penale da parte dell’associazione animalista Aidaa. Motivo: Cracco ha cucinato l’ormai famigerato “Piccione a modo mio” durante la puntata di MasterChef dello scorso 14 gennaio.
L’azione è da intendersi come una rappresaglia per aver cucinato il piccione in tv.
Per smorzare i toni cercando di chiudere una vicenda che può diventare spinosa lo chef ha preferito non commentare l’accaduto, limitandosi a dire:
Non abbiamo nessuna intenzione di prendere in considerazione quello che è accaduto. Ognuno può capire da solo che si tratta di una protesta che lasca il tempo che trova. Lasciamo cadere e basta.
Così come probabilmente verrà lasciata cadere la denuncia intentata dall’Aidaa: per la legislazione italiana il piccione d0’allevamento è commestibile e non si commettono reati a cucinarlo.
N.B. L’accaduto è vero, questa più che una trovata di Lercio è umanità avariata.
[Crediti | link: Adn Kronos]