D’un tratto, su Facebook m’appare una pubblicità: dice “Vorresti entrare nella cucina di Antonino Cannavacciuolo?”
Veloce come un furetto clicco ed ecco qua la proposta: per 199 euro si possono passare un paio d’ore nelle cucine di Villa Crespi in compagnia dei cuochi e imparare a preparare tre piatti.
Ora.
— I detrattori diranno: mi tocca pure pagare per lavorare.
— I sostenitori ribatteranno: che figata, due ore dietro le quinte con i ragazzi di Tonino (sarete infatti affidati alle loro mani).
— I dubbiosi penseranno: 199 euro… uhm, spenderli per stare in cucina o per sedersi a tavola?
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Io sono tra i sostenitori. Secondo me è proprio una bella idea.
Un’esperienza unica: poter vedere da vicino come funziona una grande macchina gastronomica e magari scoprire due trucchetti per preparare un antipasto, un primo e un dessert da usare poi per stupire gli amici a casa.
Certo: 199 euro sono 199 euro, fa 99,50 l’ora (l’esperienza dura dalle 9.30 alle 11.30 ed è proposta dal mercoledì al venerdì), non è poco. Però è una cosa davvero unica. E poi Villa Crespi è in un posto magnifico.
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Sono così convinto che penso che la farò. Certo, poi, rimasto senza quattrini, mi toccherà mangiare un Capri all’Autogrill.
Ma non si può avere tutto.