Cari amici, rieccoci. Il Buonappetito torna subito dopo un doveroso “buon anno”: spero abbiate festeggiato a dovere senza cedere ai cotechini precotti. E che siate ingrassati di quei due chili senza i quali le feste non sono feste.
Ciò detto, prima di guardare al 2018 vorrei –con la placidità consentita da due settimane di decantazione– aggiungere una postilla alla vicenda Cannavacciuolo-NAS.
Ha già detto quasi tutto Anna Silveri qui su Dissapore il 23 dicembre, ma permettetemi un’ulteriore, minuscola considerazione.
[Sparare su Cannavacciuolo stangato dai Nas vi ha fatto sentire meglio?]
L’ormai celebre tweet di Maurizio Crosetti –stimatissimo giornalista sportivo (e amico dello scrivente)– pare aver dato voce a un sentire piuttosto diffuso:
“Chef stellati, presenzialisti, osannati, mediatici, logorroici e marchettari. Avete rotto i coglioni. Più Nas per tutti.”
Chef stellati, presenzialisti, osannati, mediatici, logorroici e marchettari. Avete rotto i coglioni. Più Nas per tutti.
— maurizio crosetti (@m_crosetti) 22 dicembre 2017
Io, educatamente, dissento. E’ vero: la cucina e i cuochi sono entrati nel mondo dell’entertainment.
E’ capitato nei secoli a numerose altre categorie. C’è lo sport praticato nei cortili e quello delle finali di Champions, ci sono gli scrittori che stanno chiusi nei loro studioli e quelli che vanno da Gruber tutte le sere.
Se uno mi chiedesse chi siano i più “Presenzialisti, osannati, mediatici, logorroici e marchettari” risponderei: i calciatori.
Eppure agli sportivi tutto si perdona: gli stipendi milionari (dieci, cento volte un cuoco), i paradisi fiscali, le intemperanze, i sospetti che spesso si rivelano fondati (vedi alla voce: doping).
Il calcio più bello è quello dei ragazzini in un cortile, eppure nessuno osa dire che lo sport dovrebbe lasciare la tv per tornare SOLO nei campetti.
Nessuno scrive “Calciatori: avete rotto i coglioni”.
[Il Buonappetito su Dissapore]
Io, peraltro, non lo penso. Penso che il calcio vada bene nei campetti come in mondovisione, all’oratorio come negli show miliardari. E non mi stupisce che i tifosi amino anche chi abbia patteggiato elusioni milionarie: gli eroi sono eroi agli occhi dei fan (e anche dei giornali).
In Italia, i calciatori sono divi da più di un secolo. I cuochi fino all’altroieri erano rintanati come fuochisti. Lasciamoli divertire, perbacco.
Lasciateci divertire.