Sono i numeri, più di ogni altra cosa, a dare il senso dell’operazione: 35 volumi, di 500 pagine ciascuno, per un totale di 17.000 pagine, dal probabile prezzo di oltre 2.500 euro, interamente dedicate al cibo e a tutto ciò che gli ruota attorno.
Un’opera colossale, la più grande enciclopedia gastronomica mai concepita, progettata da Ferran Adrià.
L’incriticabile, l’inappuntabile, l’inattaccabile Ferran Adrià, lo chef cha ha inoculato nelle nostre papille di gastrofanatici il “Bullivirus”, il chiodo fisso per El Bulli, a Roses, in Catalogna.
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Quello è stato per anni, e fino alla sua chiusura avvenuta il 30 luglio 2011, il più grande ristorante del mondo.
Il progetto per una mega-enciclopedia dello scibile gastronomico, la Bullipedia, era già stato annunciato da Adrià nel 2012, e lo scorso anno, nel novembre 2017, è uscito il primo volume, Bebidas, dedicato alle bevande e alla loro “definizione, storia, tipi e composizione”, come recita il sottotitolo, venduto al modico prezzo di circa 76 euro.
“È la più grande enciclopedia mai realizzata al mondo, non solo per il cibo – dice Adrià, come riportato da Eater. “Il nostro obiettivo è condividere tutte le conoscenze che abbiamo fatto sulla ricerca di cibo e su tutte le altre questioni ad esso correlate.”
Dalle informazioni disponibili sul sito di Bullipedia si apprende che nel 2018 verranno rilasciati altri due volumi, uno focalizzato sui prodotti realizzati con le bevande e l’altro, Bebidas vol. III, dedicato all’uso delle bevande “nel ristorante gastronomico”.
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Inoltre, sempre nel 2018, verranno pubblicati anche alcuni volumi dedicati a vini e cocktail.
Sempre nell’anno in corso è prevista l’uscita di altri tre volumi, raggruppati sotto il titolo di “Productos non elaborados”, ovvero prodotti non trasformati, mentre l’anno prossimo è prevista l’uscita dei tre volumi complementari dedicati ai prodotti trasformati (“Productos elaborados”), che spiegheranno come sono, come vengono classificati, la loro storia e il loro impiego nella gastronomia dei ristoranti”.
Un altro libro, sempre in uscita nel 2018, riguarda le ere preistoriche dove, come recita il sottotitolo, viene esplorata la “storia della restaurazione (sì, proprio restaurazione, e non ristorazione) gastronomica”.
Insomma, una bella mole di dati, che passa in rassegna tutto quanto di edibile e potabile ci sia su questa Terra.
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Del resto, Adrià non è nuovo alle opere “monumentali”. Recentemente ha infatto pubblicato una serie di sette volumi sul suo ristorante El Bulli, dal titolo “El Bulli 2005-2011”, ma la Bullipedia è un progetto ancora più grandioso, anzi, come dice Adrià stesso, è il “più ambizioso progetto di studi culinari di sempre”.
E, visto il prezzo e il numero di volumi previsto, sarà probabilmente anche il più costoso di sempre.
[Crediti | Eater]