Il Corriere Bologna ha fatto lo scoop. Dopotutto Bruno Barbieri l’aveva detto al via di Masterchef 5: “A primavera 2016 apro un ristorante a Bologna, la mia città, la città dove vivo” (è nato a Medicina 54 anni fa).
“Non sarà un ristorante nel senso tradizionale del termine, né un’osteria o una trattoria”, aveva precisato, “penso a un concept completamente diverso rispetto a quello che la gente può aspettarsi, è la voglia di fare ricerca comunque legandomi alla tradizione. La cucina sarà abbastanza bolognese ma non troppo”.
E non troppo in centro doveva trovarsi questo ristorante-non-ristorante speciale, ma nemmeno eccessivamente fuori mano.
Insomma, tutte le tracce portavano verso il civico 71 di via Augusto Murri, sede di uno storico esercizio, l’Antica Trattoria dello Sterlino che, assai rimpianto dalla stampa bolognese, aveva abbassato definitivamente la serranda a luglio 2015 causa affitto troppo alto.
Ebbene sì, per tornare a occuparsi di ristorazione vera, dopo il flop dell’esperienza Cotidie nel 2012 a Londra e tanta televisione, serviva un posto speciale, introdotto così dal vecchio sito internet ancora online:
“Nelle cantine di quattro secoli fa della Locanda dello Sterlino, il giusto grado di ventilazione e umidità permettono il lento, naturale invecchiamento di vino, formaggio, parmigiano e prosciutto emiliano: ingredienti essenziali dei piatti che hanno reso famosa la gastronomia bolognese”.
Per intendersi, ancora oggi una scritta incisa sul marmo sbrecciato ricorda che “Giovanni Wolfango Goethe, poeta universale qui dimorò durante il suo celebre viaggio in Italia”.
La posizione strategica dell’antico locale, facilmente raggiungibile da ogni punto della città, con fama consolidata lungo i secoli sia come albergo che come trattoria, non era bastata a Luigi Rossetti e sua sorella Anna, che lo gestivano dal 1968, a impedirne la chiusura.
Casa bassa, intonaco un po’ cadente, lo Sterlino ha visto tempi migliori: antica stazione di cambio cavalli sulla Futa, esiste dal ’600, i buongustai bolognesi lo ricordano soprattutto il glorioso bollito misto, il piatto che l’ha reso celebre.
Nel frattempo filtra qualche indiscrezione sul misterioso format voluto da Bruno Barbieri per rilanciare la struttura.
“Voglio dar vita a un marchio italiano che faccia il giro del mondo, voglio raccontare la storia del cibo italiano insieme ai piccoli produttori che in questo locale avranno la loro vetrina”.
Insieme al giudice di Masterchef ci sarà lo chef Daniele Simonetti, anche lui bolognese, già collaboratore ai tempi londinesi del Cotidie.
Masterchef gli ha regalato il meritato successo televisivo ma Bruno Barbieri ha una lunga carriera da chef alle spalle, iniziata nel leggendario Trigabolo di Argenta, periodo di attività 83/93, il primo ristorante di sperimentazione in Italia a segnare un’epoca della cucina guadagnando 2 Stelle Michelin (e una terza assegnata ad honorem dal momento che prima dell’aggiudicazione ufficiale il ristorante chiuse i battenti).
L’apertura del rinnovato Sterlino è prevista per il prossimo maggio, mentre lo chef cerca casa a Bologna. E pare che non mancheranno i tortellini. Per fortuna.
[Crediti| link: Corriere Bologna, Bologna Today, Il Resto del Carlino, Dissapore. Immagini: Il resto del Carlino, Dissapore]