Sulla soglia del suo 60esimo anniversario, la nuova e rivoluzionaria Barbie in versione chef si propone di lanciare un messaggio di empowerment alle più piccole – coloro che si trovano nell’età del cosiddetto dream gap (5 anni), la primissima fase in cui le bambine iniziano a dubitare delle proprie potenzialità e a ricalibrare le proprie ambizioni.
Fra i volti di questa campagna, all’interno del progetto Shero (rivolte alle piccole aspiranti chef), troviamo la Stella Michelin Rosanna Marziale del ristorante Le Colonne di Caserta. Una figura che suggerisce di rompere le barriere e che spinge a puntare in alto, soprattuto in riferimento al mondo dell’alta cucina, dove ancora oggi domina l’immaginario del maschio da brigata.
La bambola si presenta con tanto di casacca firmata, aspetto mediterraneo: è letteralmente, una mini-versione della cuoca stellata, che non ha nascosto la sua emozione, raccontando:
“Io stessa ho iniziato da giovanissima. Mi sono concentrata sin dall’inizio su quale passione mi faceva battere il cuore e l’ho trovata: la ristorazione è per me una vera missione. A chi sogna di diventare chef direi di perseguire il proprio obiettivo con grande passione e creatività. Solo così le bambine potranno realizzare i propri sogni e diventare ciò che hanno sempre desiderato. Passione, cuore, impegno e fatica faranno di una bambina che sogna ai fornelli una chef felice e di successo”.
One of a kind, unica nel suo genere, è il progetto dietro a questa iniziativa, nonché il riconoscimento più alto per una Barbie; per l’occasione saranno infatti celebrate più di 20 donne a livello internazionale, dai 19 agli 85 anni, e in 13 diverse lingue.
Che dire della chef casertana? Sicuramente un modello di avanguardia creativa: vi ricordo uno dei suoi piatti più noti, “Biancadolio – Audio degustazione sensoriale in mp3“, l’entreé a base di mozzarella di bufala e altri sapori del suo territorio, servito con tanto di cuffie, come guida all’esperienza gustativa.
Un passo in avanti per l’universo di Barbie, sempre più inclusivo anche nel campo gastronomico: la troviamo nella versione TV chef (2008), pasticcera (2017), cameriera (2017). Nel 2018 interpeta il ruolo di role model della cucina (2018) e, sempre lo scorso anno, veste i pani della pizzaiola, in onore di Ludovica Sorbillo, figlia del celebre Gino.
Un immaginario sicuramente in voga, quello legato alla cucina, ma che porta con sé i recenti piccoli tranguardi di grandi donne, nel ricoprire un ruolo sempre più importante e di spicco. Risultati che non si fermano a un riconoscimento formale, ma che danno una vera e propria dimensione ai sogni delle più giovani.
Come a dire che, mentre l’altra gastronomia assegna premi rosa (ogni riferimento alla guida Michelin è per nulla casuale) consolando le donne cuoche dall’ineluttabile prevaricazione maschile nel settore, la Mattel (casa madre di Barbie) fa di meglio: insegna alle bambine che da grandi possono guidare una brigata.
Le Barbie principesse continuano ad esistere, statene certi, ma presto o tarti le bambine (che sono sempre più sveglie, come direbbe mia nonna) si accorgeranno che giocare a fare Rosanna Marziale è più realistico e soddisfacente.