Classificati e distinti in modi molto diversi, i ristoranti in cui andare a mangiare vengono scelti solitamente per il cibo stesso (ad esempio per carne, pesce, vegetariano, menu fisso…), per il tipo di cucina che offrono (italiana o internazionale) o lo stile di offerta (trattorie e osterie tradizionali, tapas bar, sushi bar, ristoranti con menu degustazione, ristoranti a buffet e molto altro). Su Dissapore, tutto quello che vorresti sapere sui ristoranti: da quelli poco costosi e informali ai ristoranti stellati della Guida Michelin che servono cibo raffinato e vini pregiati in un ambiente formale.
Come sospettavamo, lo scandalo Ferrua ha rallentato i lavori della World's 50 Best Restaurants torinese del 2025. Abbiamo intervistato Federico Ceretto, tra i promotori dell'evento, per capire cosa aspettarci.
La classifica dei 50 migliori ristoranti del mondo per il 2024. I fine dining che merita provare secondo la The World's 50 Best Restaurant.
Se l'aglio, olio e peperoncino è stata sdoganata sulle grandi tavole del fine dining, lo si deve ad alcuni chef pionieri: i quattro piatti di pasta che hanno fatto la differenza.
Una recensione di un posto super pop fatta da un grande chef può far sorridere, finché non la si prende sul serio.
Com'è la pizzeria di Vincenzo Capuano appena aperta a Torino: menu, prezzi, opinioni, pro e contro nella nostra recensione.
Il dibattito sulle donne in cucina a La Zanzara aveva tre voci autorevoli: Max Mariola, David Parenzo e Giuseppe Cruciani. E le donne dove sono?
Enrico Bartolini, lo chef più stellato d'Italia, non compare tra i nomi che conquistano le posizioni dalla 51 alla 100 della The World's 50 Best Restaurants 2024, dove aveva debuttato solo un anno fa.
Intervistando Selvaggia Lucarelli apriamo "Il vaso di pandoro" del mondo del food. Dal libro inchiesta sul caso Balocco-Ferragni ai guru del cibo che si fanno Ferragnez. "Un po' come Sorbillo".
"Cucina aperta", dello chef e scrittore Tommaso Melilli, ci racconta i veri pensieri dei cuochi e il loro sguardo su di noi dalle loro cucine a vista.
Il sito di Spyrot, agenzia di comunicazione che appartiene per il 60% alla Rosfert, e di conseguenza a Luca Ferrua, viene cancellato subito dopo l'articolo di Dissapore. E se la toppa fosse peggio del buco?
Dietro Spyrot, agenzia di comunicazione "fantasma", c'è sempre Luca Ferrua. Un altro nome e lo stesso modus operandi: fare promozione per aziende private e pubbliche attraverso Il Gusto, e quindi Repubblica e La Stampa.
Se fin da piccola il mio mito era Santoro, con Biagi e Fallaci, adesso è solo Luca Ferrua.