Pietro Parisi, lo chef contadino, si lamenta che per colpa del reddito di cittadinanza non ci sono più lavapiatti. Il motivo? Stanno a casa e guadagnano lo stesso.
Il vino made in Italy piace nel mondo, Ad attestarlo sono i dati resi noti dall'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare che segnano un aumento dell'export par all'8%.
“Toscana”: sarà questa la nuova dicitura che accompagnerà in etichetta la denominazione del Vino Nobile di Montepulciano. Una nuova introduzione nel disciplinare di produzione per identificare il vino che si produce a Montepulciano.
Arriva da una start up del Politecnico Zurigo il "planted chicken", la carne di pollo vegetale, ralizzata con un mix di proteine derivate dalla farina di piselli.
Dalla sala stampa di Wimbledon, di cui è sponsor, Lavazza (ri)propone il tema della sostenibilità, lanciando le eco capsule che si trasformano in fertilizzante e le tazzine da caffè commestibili.
Coca Cola HBC, una società svizzera licenziataria di Coca Cola Company, è quotata alla Borsa di Atene e di Londra. Risulta oggi in calo.
Un termine giapponese racchiude tutta l'essenza per chi soffre l'estate, e arrivano anche suggerimenti per stare meglio nel periodo più caldo.
Trovata l'interprete principale per il nuovo film Disney La Sirenetta, parte il casting per gli altri personaggi, e inaspettatamente spunta fuori il nome di Gordon Ramsay.
Il figlio maggiore di Will Smith sta facendo un bel percorso di sensibilizzazione all'ambiente e aiuto alle fasce più povere: l'ultima trovata è l'apertura di un food truck che distribuirà gratuitamente pasti vegani ai senzatetto.
La data di oggi, identificata come Fish Dependence Day ,segna la dipendenza dell'Europa dal mercato dell'importazione ittica in quanto ha consumato le proprie scorte di pesce per il resto del 2019.
Vi ricordate la gaffe di Starbucks ne Il Trono di Spade? Ora la tazza di Starbucks in Game of Thrones diventa una fan art grazie all'artista pop Nicky Barkla.
Su Annals of Internal Medicine è stato pubblicato un nuovo studio che dimostra come integratori di calcio e vitamina D possano aumentare il rischio di infarto.