Un gesto di libertà godereccia che può mettere ad alto rischio la salute: insieme a un esperto spieghiamo perché immergere il cibo nell'acqua di mare è davvero pericoloso.
Il mistero della Amblyomma americanum, comunemente nota come "zecca Lone star", il cui morso costringe spesso a una dieta quasi vegetariana.
Il caso dell'influencer vegana deceduta ci dà l'occasione per parlare di terminologie e deontologia, e anche per sottolineare - se mai ce ne fosse bisogno - che una dieta vegana può certamente essere sana e non pericolosa.
Dopo aver a lungo osteggiato gli sprechi alimentari, questa volta l'UE impone ai Paesi membri degli obiettivi giuridicamente vincolanti: quali sono e come funzioneranno.
Un professore di antropologia va a un dibattito di Coldiretti a snocciolare dati sull'inquinamento degli allevamenti, e Coldiretti non la prende benissimo.
Non è un via libera al commercio della carne coltivata, perché quello è soggetto alle norme UE, ma l'Olanda si appresta ad autorizzare le degustazioni per scienziati, giornalisti e addetti ai lavori.
Il test di Schar sulla celiachia dà l'impressione di essere tarato per dire che forse sei celiaco, anche se hai solo mal di testa e un po' di stanchezza.
Ci sono ottime ragioni per evitare i dolcificanti, e sono di ordine tanto fisico quanto psicologico. Togliamoci dalla testa che siano alleati delle diete dimagranti, innanzitutto.
Le informazioni sul tema della carne coltivata sul sito di Coldiretti sono parziali, certamente allineate con la linea di Governo e, vien da pensare, un po' strumentalizzate dall'associazione.
Il Governo risponde a un'interrogazione parlamentare sul benessere del pollame allevato in Italia: tutto a posto, dice il sottosegretario, ma la verità è che il 98% dei nostri polli sono Broiler, una razza che non se la passa così bene.
Un po' di chiarezza sulla carne coltivata, tra pro e contro, tra benessere animale e incertezza, sostenibilità e paure, nuove economie e timori autarchici.
La carne coltivata è davvero nociva per la salute? La conclusione scientifica indica che la maggior parte dei rischi identificati è già nota poiché intrinseca ad altre produzioni alimentari ed esistono già misure standard per prevenirli.