Negli ultimi tempi, la sindrome del viaggiatore (o ‘di wanderlust’, per chi se la vuol tirare) degli americani mediamente facoltosi, sembra concentrarsi verso un’unica, affascinante regione italiana: la Sicilia.
Tutto sembra essere iniziato con la lunga ed entusiastica serie di articoli dedicati alla Trinacria dall’autorevole New York Times, tra cui spiccano quelli dedicati ai cosiddetti vini dell’Etna: vini particolarissimi, vinificati alle pendici del vulcano, con un’altra salinità a causa dei terreni eruttanti magma, e prodotti da viticoltori appassionati, quale ad esempio il viticoltore naturale Frank Cornelissen (dalle cui cantine proviene il Magma rosso, ampiamente osannato dalla rubrica enologica del NYT).
Oppure, per restare tra i siciliani, dai fratelli Antonio e Salvino Benanti, brand ambassador della sicilianità nel mondo grazie alle cantine di famiglia, ricche di vini apprezzati ad ogni latitudine.
Ancor più singolare è l’attenzione che il Daily News, l’altro celebre quotidiano di NYC, ha dedicato alla Sicilia, con la pubblicazione di una significativa guida enogastronomica di tutto ciò che di interessate si può trovare nella parte ovest dell’isola.
Secondo l’autrice, infatti, la West Coast siciliana è perfetta per lunghi, idilliaci soggiorni grazie ai numerosi punti d’approdo per viaggiatori dal palato esigente, e grazie anche alla presenza di cantine con possibilità di visite, esperienze sensoriali e, ovviamente, pernottamento.
Palermo
Mangiare, bere, comprare a Palermo: è un attimo, nel capoluogo siciliano, lasciarsi trasportare dalla casbah di odori, sapori e colori che lo contraddistinguono, a metà tra magia araba e contaminazioni europee, tra panini maritati e panelle.
Il Daily consiglia l’alloggio nel celeberrimo Grand Hotel Piazza Borsa, in pieno centro cittadino: la struttura è collocata in tre splendidi edifici d’epoca, tra cui uno splendido chiostro risalente al XVI secolo.
Da qui, ci si può muovere agilmente tra i mercati che profumano di Arabia, per assaggiare alcune delle specialità del posto come i polpi caldi imbibiti di limone, venduti dai purpari urlanti, arancini bollenti e relativa cornucopia di ghiotto ripieno, le panelle di farina di ceci e ogni sorta di dolci.
Se si desidera un tocco di modernità nella tradizione, allora la tappa obbligata sembra essere FUD. La filiale palermitana della bottega di Andrea Graziano offre uno spaccato della sicilianità moderna ottenendo grande successo.
Di particolare menzione risulta la charcuterie mista di salumi e formaggi tipici isolani, nonchè lo shopping di oli aromatici, pesto e sali tipici siciliani.
Verso Ovest. Erice.
Spostandosi verso Ovest, per addentrarsi nella provincia di Trapani, Erice merita una sosta. Incantevole cittadina medievale in cui perdersi e, perchè no, innamorarsi dei dolci superlativi di Maria Grammatico, la cui storia è ammantata di mistero: cresciuta in un convento di monache, la giovane Maria trascorreva le notti a “spiare” le religiose, per carpire loro i segreti della pasticceria.
Segreti che puntualmente poi trascriveva con cura e precisione. Lasciatevi incantare, quindi, dalla bellezza dei dolci in vetrina, dai sospiri delle monache, dalla frutta martorana, dai cannoli e dalle altre prelibatezze che odorano di antichi segreti.
Trapani e dintorni
Se vi trovate nei pressi di Trapani, potrete rilassarvi a Baglio Sorìa, l’esclusivo resort a firma della Cantina Firriato. Trapani è presente ovunque, e penetra tra le mura delle costruzioni, spira alle pendici del monte Erice, tra campagna e mare, tra civiltà contadina e innovazione enologica.
Le prenotazioni –caldamente consigliate– sono da effettuare con largo anticipo, considerato il fatto che il resort comprende soltanto undici camere da letto, ed è dotato di piscina e ristorante annesso.
Riserva naturale Saline della Laguna
Sicilia non è solo sinonimo di mare e di sole, ma anche di sale.
La Riserva naturale Saline della Laguna è situata sulla lingua di terra che unisce Marsala con Trapani. Sono tre i mulini funzionanti, tra cui il Mulino d’Infersa, che ospita un museo per i visitatori e varie attività multimediali.
Le Saline Ettore e Infersa sono ancora oggi utilizzate per l’estrazione e la lavorazione del pregiato sale marino siciliano, con possibilità di degustazione tra le diverse tipologie.
Possibile anche raggiungere Isola lunga, circondati da natura lussureggiante, ove si potrà beneficiare di bagni rigeneranti oppure stendersi su vere e proprie “croste” di sale.
Marsala. Cantine Donnafugata.
Meravigliosa, incantevole, barocca, Marsala non può prescindere dalle Cantine Donnafugata, tra i principali produttori, da oltre 160 anni, del rinomato vino siciliano, tra cui ricordiamo i profumati passiti ed una selezione di grappe ed oli isolani.
Visite ai vigneti e tour di degustazione sono possibili nelle tre sedi principali di Marsala (nelle cantine storiche), Pantelleria e nella location esclusiva di Contessa Entellina, aperta solamene il 10 agosto.
Verso Agrigento. Menfi
Per il Daily News, il luogo ideale per un soggiorno a Menfi, nella provincia agrigentina, è La Foresteria Planeta Estate, cinquecentesca proprietà della famiglia Planeta.
Il resort è completo di offerta gastronomica e wellness, compreso un curioso servizio Wine&Beach, che include l’accesso alla spiaggia più bella di Menfi con degustazioni guidate. Particolare attenzione per le etichette Sicilia DOC, tutelate dall’apposito Consorzio.
Sciacca
Fondata nel V secolo avanti Cristo, Sciacca esercita da sempre un fascino antico sugli americani, anche grazie alla maestosa Valle dei Templi.
La sosta qui consigliata è al Verdura Resort, la categoria extra lusso dei resort: campi da golf, SPA, e tutto quanto si possa desiderare per essere coccolati, comprese vaste distese di prati da percorrere in bicicletta.
[Crediti | Link: Dissapore, The New York Daily News Foto: Gina Salamone]