Quando si parla di vini ci piace fingerci esperti e annusare i calici come se fossero rose rosse, salvo poi annacquare il vino con l’acqua di nascosto. Bè, che siate esperti o che fingiate di esserlo c’è un evento che non potete perdere: il “Merano Wine Festival”, sei giorni per conoscere e degustare il meglio della produzione vitivinicola e gastronomica mondiale, dal 5 al 10 novembre.
Dopotutto, l’hanno definito “la Cannes dell’enogastronomia” mica per nulla.
Il merito di un Festival che è molto più che un Festival va a Helmuth Köcher. Innamoratosi dei vini francesi durante un viaggio a Bordeaux, nel 1992 organizza insieme a due amici il Merano Wine Festival, prima manifestazione in Italia a offrire al pubblico solo produttori selezionati.
Ma perché si parla della Cannes della gastronomia? Chiariamolo subito: uno dei motivi è il costo.
Biglietti a partire da 90 euro, non certo bruscolini. Le parole chiave qui sono eleganza ed esclusività. Non una fiera di paese, dunque: il Festival si tiene nelle sale del Kurhaus, capolavoro in stile liberty, e richiede abbigliamento adeguato. Sì, come in chiesa o all’Opera: del resto, parliamo di vino, non si scherza.
LA SELEZIONE UFFICIALE 2015
D’accordo, ma tanto sforzo per cosa? Per il massimo, va da sé. I produttori, infatti, accedono solo tramite invito da parte delle Commissioni d’Assaggio, 15 per l’esattezza, che hanno assaggiato oltre 3500 vini e assegnato i “Merano Wine & Culinaria Awards”.
I selezionati di quest’anno? 300 cantine, 150 produttori vitivinicoli internazionali e 100 artigiani del gusto: dal Brunello di Montalcino a bottiglie risalenti ai primi del ‘900, per intenderci. Un’eccellenza che si spinge bene oltre il confine: tra le cantine presenti, infatti, ce ne saranno una dal Giappone, quattro dalla Georgia, e ben 11 dall’Austria.
Non siete ancora convinti? Nella sezione “Extremis” troverete cantine che praticano viticultura estrema, mentre nella nuova sezione “Dulcis in Fundo” i migliori vini dolci. E, ovviamente, le new entry: cantine che entrano a far parte per la prima volta della Selezione Ufficiale, perché le nuove scoperte elettrizzano sempre.
Infine, per chi vuole proprio fare lo chiccoso, il Festival si conclude con la “Catwalk Champagne” brindando a bollicine e dedicando il 10 novembre ai migliori Champagne francesi.
BIO&DYNAMICA
Ad aprire il Festival venerdì 6 sarà “bio&dynamica”, la rassegna di cantine che praticano viticoltura biologica, biodinamica e naturale. Certo, se siete tra quelli che dicono “tanto si muore comunque” la giornata non fa per voi, ma se siete gente aperta e curiosa, perché non dare un’occhiata alla decima edizione della rassegna?
Quest’anno i produttori (italiani e europei) presenti saranno una novantina, tutti accomunati da una sola idea: coltivare e produrre i vini salvaguardando e valorizzando il territorio. Viticoltura sostenibile e rispettosa della natura, ecco, che male di certo non fa.
MERANO WINE FORUM: PARLANDO DI CLIMA
Se, poi, bighellonando tra un vino e l’altro, aveste il tempo di fermarvi per un po’ ci sarebbe il “Merano Wine Forum”. Quest’anno il tema è il futuro del vino in Europa alla luce dei cambiamenti climatici. Sembra, infatti, che a causa dell’aumento delle temperature, entro il 2050 potrebbero scomparire dal 25% al 73% delle aree vitivinicole storiche, mentre potrebbero aumentare sempre più gli interventi in cantina e la gradazione alcolica dei vini.
A parlarne il 5 e il 6 novembre nelle sale dell’Hotel Terme saranno in tanti: tra gli altri, Lee Hannah, climatologo di Conservation International, in video conferenza dagli USA, Daniele Izzo, meteorologo del Centro Epson Meteo, gli agronomi ed enologi Stefano Chioccioli e Gianni Menotti, oltre a diversi produttori.
Un momento di confronto importante, cui si può assistere su prenotazione. Peccato che il conto di un meteo in cambiamento sia salato: 50 euro, per l’esattezza.
MASTER CLASSES, SHOW COOKING E GOURMET ARENA
Belle le degustazioni guidate, sempre all’Hotel Therme. Attenzione, però, i posti sono limitati: 40 per volta. Cattiva notizia: anche le degustazioni costano, minimo 40 euro. Buona notizia: il ricavato andrà in beneficenza, al Gruppo Missionario di Merano. Eccellenza sempre, dunque.
Anche se poi, ammettiamolo, gli showcooking fanno capolino come nelle migliori fiere popolari. Solo che in questo caso a essere protagonisti sono chef stellati Michelin, al centro anche della cena di gala creata dalla collaborazione con Fish&Chef, l’evento di alta gastronomia che organizza cene gourmet sul lago di Garda.
Scommettiamo che a questo punto vi è venuto un certo languorino? Bene, fate quattro passi nella Gourmet Arena, con le sue aree “BeerPassion”, “Rue des Chefs”, “Consortium”, “Extrawine” e “Culinaria”: ci troverete salumi d’oca, birre artigianali OGM-free, tartufi piemontesi e marchigiani, creme al pistacchio e gin da tutto il mondo.
A CENA NEL CASTELLO DELLE FIABE
Ancora fame? Approfittatene, fate un salto a Castel Fragsburg: vi troverete affacciati sulla conca di Merano in un’antica dimora austroungarica, intenti ad assaggiare capesante ai porri, ravioli di baccalà e flan di piselli e menta.
I costi, anche qui, sono quelli dell’eccellenza di una stella Michelin, ma se avete fatto trenta perché non far trentuno: coccolati dallo Chef Luis Haller potreste perfino essere tentati dal restare a dormire nel castello delle fiabe e di approfittare della Colazione Deluxe.
No, non si tratta di Nutella a volontà, bensì di ostriche servite su ghiaccio, salmone affumicato in casa, uova fresco in camicia su crema di spinaci e caviale, cioccolatini, waffel e crêpes. Esagerato, ma è sempre bello sognare un poco.
ESCLUSIVITÀ SOSTENIBILE (E LE COSE DA SAPERE)
Insomma, l’abbiamo capito. Il Merano Wine Festival è un Green Event (certificato, anche) che mette la sostenibilità in cima alla lista. Ma è anche un evento esclusivo. Un biglietto giornaliero costa 90 euro, a meno che vogliate partecipare soltanto a “bio&dynamica” o alla “Catawalk Champagne: in tal caso si scende al più abbordabile costo di 35 euro.
Se poi pensavate a un pacchetto sappiate che si va dai 100 euro in su.
Ecco, i numeri li abbiamo dati. Gli orari? 10-18 da venerdì a domenica, 10-17 lunedì. E voi, ci andrete, a degustare e sorseggiare? Oppure preferite restare a casa e bere un calice in salotto?
Sia come sia. Dopotutto, l’importante è che il vino sia buono.