Un gruppo di vignaioli della zona Languedoc-Roussillon nel Sud della Francia ha dirottato cinque autocisterne piene di vino spagnolo, nei pressi di Le Boulou, al confine tra i due stati, versando l’equivalente di 90.000 bottiglie di vino rosso e bianco per strada in segno di protesta contro la concorrenza sleale.
Si sentono vessati dalla (presunta) incuria del governo francese, accusato di non proteggere l’economica vinicola locale a favore di quella spagnola.
Il mercato iberico ha meno oneri e burocrazia rispetto a quello francese, inoltre alcuni produttori spagnoli sono accusati di introdurre i vini prodotti nel loro Paese con etichetta Made in France.
Sulla fiancata delle autobotti sversate sono apparse le scritte vin non conforme, “vino non conforme”.
Sono centocinquanta i produttori coinvolti, riconducibili sotto il cartello del CRAV (Comité Régional d’Action Viticole), che da anni lotta per proteggere la produzione vinicola interna.
Dai dati raccolti, sembra che la Francia sia il maggior acquirente di vino spagnolo, con punte di 580 litri acquistati nel 2013.
Il vino francese ha le difficoltà maggiori a piazzarsi sul mercato: mediamente, un litro all’estero costa 4,80 euro, contro i 2,35 di quello italiano e solo 1,15 euro di quello spagnolo.
[Crediti | Link: Telegraph]