Sarà anche “libero” il vino prodotto dalle cantine aderenti all’Associazione Vino Libero e venduto (almeno) fino a gennaio 2016 da Eataly, ma l’Antitrust ha ritenuto che la dicitura “Vino Libero“, riportata sulle bottiglie e sui cartelloni presente nei punti vendita, lasciasse intendere ai consumatori quel che non è.
Cioè che i vini fossero totalmente liberi da concimi chimici, erbicidi e solfiti.
E per questo ha comminato una multa di 50mila euro al gruppo di Oscar Farinetti.
Tutto nasce da una segnalazione ricevuta dal Codacons nel 2014: i vini del Consorzio Vino Libero non sono effettivamente liberi da solfiti, anche se la dose massima è inferiore almeno del 40% rispetto al limite previsto per legge.
Oltre a pagare la multa, l’Antitrust ha invitato Eataly a “modificare sia la cartellonistica dedicata alla vendita di vini presente nei vari punti vendita, sia gli adesivi presenti sulle bottiglie”, integrandoli con la dicitura “libero da concimi di sintesi, libero da erbicidi, libero da almeno il 40% dei solfiti rispetto al limite previsto per legge”.
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